Cronache

"Il video non vada in onda": la mossa dei legali di Fidanza

I legali di Carlo Fidanza hanno diffidato La7 dal trasmettere un'altra parte dell'inchiesta: "Il girato è coperto dal segreto istruttorio"

"Il video non vada in onda": la mossa dei legali di Fidanza

La seconda parte dell'inchiesta di Fanpage su Fratelli d'Italia potrebbe non andare in onda nella puntata di questa sera di Piazzapulita, il programma di approfondimento politico condotto da Corrado Formigli. A seguito della prima parte dell'inchiesta, Carlo Fidanza, europarlamentare di Fratelli d'Italia, è stato indagato insieme a Roberto Jonghi Lavarini, per ipotesi di riciclaggio e finanziamento illecito ai partiti. Per questo motivo il legale difensore di Fidanza ha proceduto con una diffida contro l'emittente La7.

"Abbiamo diffidato La7 perché il girato è stato acquisito dalla procura di Milano, è quindi coperto da segreto istruttorio e non può essere mandato in onda", ha spiegato l'avvocato Enrico Giarda all'Adnkronos. Il legale ci ha tenuto a precisare che "non è una diffida fatta per fare show, ma in diritto: il girato del giornalista di Fanpage è stato acquisito, è entrato nel fascicolo ed è sottoposto a segreto istruttorio". Quindi, Enrico Giarda, ha spiegato: "L'articolo 114 del codice di procedura penale ne vieta la pubblicazione, non è divulgabile con il mezzo della stampa". L'avvocato Giarda ha aggiunto: "La nostra iniziativa non significa che vi sia qualcosa da nascondere ma solo che intendiamo riportare la vicenda nell alveo esclusivo della procura di Milano che è il nostro unico interlocutore".

Nei giorni scorsi il cronista di Fanpage è stato sentito negli uffici della procura di Milano dai pm Giovanni Polizzi e Piero Basilone. "Ho risposto a tutte le domande. Sono entrato alle 10 e fino alle 15.30 ho risposto, non mi chiedete di entrare nei dettagli", ha riferito il giornalista, che per 3 anni ha lavorato come infiltrato e ha stretto rapporti con Roberto Jonghi Lavarini, noto anche come Barone nero. Negli ultimi mesi dell'inchiesta, il cronista (fingendosi un imprenditore desideroso di dare un contributo per le elezioni amministrative) era riuscito ad avvicinare anche Carlo Fidanza. È stato proprio Jonghi Lavarini a presentare il cronista a Fidanza. Tutti gli indagati si sono detti disponibili a essere interrogati già nei prossimi giorni.

L'inchiesta condotta da Fanpage, la cui prima parte è stata mandata in onda giovedì 30 settembre a Piazzapulita, poco più di 48 ore prima dall'apertura dei seggi elettorali per le amministrative, ha condizionato il dibattito politico dell'ultima settimana. "I cittadini sono molto più intelligenti di quello che pensa il mainstream e hanno capito bene l'attacco studiato a tavolino, a 48 ore dal voto, nei nostri confronti", ha dichiarato Giorgia Meloni a il Messaggero. "Noi non abbiamo nulla da nascondere. Forse lo hanno gli altri", ha proseguito il leader di Fratelli d'Italia, che poi ha rassicurato: "Siamo pronti a prendere provvedimenti esemplari se qualcuno dei nostri avesse sbagliato perché in FdI non c'è spazio per forme di razzismo, antisemitismo, nostalgie folkloristiche o per la disonestà ma vogliamo stabilirlo in base ai fatti e non alle ricostruzioni parziali".

Nonostante la diffida, su Twitter Corrado Formigli ha annunciato che non si fermeranno: "Giovedì scorso abbiamo trasmesso a Piazzapulita l’impressionante inchiesta sotto copertura di Fanpage dove vengono documentati saluti fascisti e comportamenti inaccettabili da parte di candidati ed esponenti di Fratelli d’Italia". Quindi ha aggiunto: "Anziché commentare il merito di quell’inchiesta e prendere le distanze da ciò che si vede, Giorgia Meloni ha accusato Fanpage e Piazzapulita di aver ordito un complotto, pianificato un attacco 'a orologeria'. Stasera, a Piazzapulita, le risponderò. Con me ci sarà anche il direttore di Fanpage. Poi mostreremo la seconda puntata dell’inchiesta.

Vi consiglio caldamente di non perdervela".

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