Dopo l'afa arriva il maltempo: frane e allagamenti in Veneto

Violenti temporali stanno colpendo fin da stamattina il Veneto, a partire dalle zone montane e pedemontane, causando diversi problemi

Dopo l'afa arriva il maltempo: frane e allagamenti in Veneto

Violenti temporali stanno colpendo fin da stamattina il Veneto, a partire dalle zone montane e pedemontane, causando diversi problemi. Fra il Bellunese, il Vicentino e il Trevigiano ci sono state frane e allagamenti. In particolare, è stata chiusa la statale 51 all'altezza di Acquabona prima di Cortina, seppur in via precauzionale. A Enego, nel Vicentino, un fiume di fango e detriti ha invaso la frazione di Fossa di Sotto, sradicando anche i pali della rete elettrica. Diversi gli allagamenti e le grandinate, che hanno fatto molti danni alle coltivazioni, già messe a dura prova dalla siccità.

I vigili del fuoco sono impegnati da questa mattina per numerosi interventi legati al maltempo nelle province di Belluno, Treviso e Vicenza: circa 130 le chiamate di soccorso per frane, smottamenti e alberi su sede stradale e allagamenti. In provincia di Vicenza squadre del comando stanno operando a Cismon del Grappa per il recupero di un pullman rimasto bloccato in un sottopasso allagato: nessuna passeggero è rimasto coinvolto. Altre squadre dei pompieri stanno intervenendo a Enego per detriti che ha interrotto la circolazione tra il settimo e l'ottavo tornante, più altri smottamenti sempre nella zona. Numerose chiamate anche per pericolanti su sede stradale nei comuni: Bassano, Cartigliano, Rossano, Zugliano, Schio, Arsiero, Torre Belvicino, Valli del Pasubio. È inoltre in corso dalla giornata di ieri la ricerca di una persona scomparsa nel territorio di Recoaro. Nel bellunese da poco dopo le ore 8.30 i vigili del fuoco sono impegnati per una serie d'interventi che riguardano il taglio piante, allagamenti e smottamenti in tutta la provincia, particolarmente colpita la Valbelluna. Una frana ha interrotto la circolazione lungo la SR 203 al km 18+200. Una donna del posto è stata portata in ospedale ad Agordo per accertamenti in quanto spaventata dal movimento franoso. A Ponte nelle Alpi un fulmine ha danneggiato il tetto di un'abitazione. Già evasi 15 interventi, altrettanti in corso di risoluzione e di attesa. In provincia di Treviso oltre 70 le richieste d'intervento legati a danni d'acqua per allagamenti soprattutto nella zona pedemontana: particolarmente colpita la zona di Vittorio Veneto.

Temporali in Lombardia

La Sala operativa della Protezione civile di Regione Lombardia comunica che dopo il passaggio temporalesco che ha coinvolto soprattutto le zone dei rilievi alpini, nel corso delle prossime ore è atteso un miglioramento con ampie schiarite a partire da ovest. Tuttavia, sussistono le condizioni per la formazione di nuovi nuclei temporaleschi, anche organizzati, segnatamente su settori centrali e orientali della regione, meno probabili a ovest. Localmente i fenomeni potranno assumere carattere di forte intensità con associate grandinate e raffiche di vento. Per la giornata di domani, lunedì 26 giugno, è previsto un nuovo passaggio perturbato. Il peggioramento del tempo è atteso dal pomeriggio a partire dai settori occidentali, con precipitazioni anche sotto forma di rovesci e temporali nel corso della serata e nella successiva nottata sulle province occidentali, in particolare sull'area alpina e prealpina. I fenomeni potranno risultare intensi.La Protezione civile lombarda ha quindi diramato un'allera arancione per 'Temporali fortì per Lario e Prealpi occidentali, Laghi e Prealpi orientali, province di Bergamo e Brescia, Nodo idraulico di Milano, Pianura centrale, lta pianura orientale. Confermato il codice giallo in tutte le aree a rischio della Regione. Sulla base delle previsioni meteorologiche gli scenari di rischio comprendono temporali forti (rovesci intensi, fulmini, grandine, raffiche di vento) con elevata incertezza previsionale ma che potrebbero determinare effetti anche diffusi quali: danni alle coperture e alle strutture provvisorie con trasporto di materiali a causa di forti raffiche di vento; rottura di rami, caduta di alberi e abbattimento di pali, segnaletica e impalcature con conseguenti effetti sulla viabilità e sulle reti aeree di comunicazione e di distribuzione di servizi; danni alle colture agricole, alle coperture di edifici e agli automezzi a causa di grandinate.

Centro-sud nella morsa del caldo

Il Centro e il Sud faticano a respirare per colpa del caldo record.

Dove la presa dell'afa non molla è scattata l'allerta ondate di calore con il temuto bollino rosso in cinque città (Ancona, Campobasso, Firenze, Perugia e Pescara), ma le temperature roventi hanno attanagliato tutto il Centro Sud, con il termometro che ha raggiunto 37 gradi a Bari, i 34 a Cosenza, i 33 a Perugia e Ancona e i 32 gradi a Firenze, Roma e Campobasso.

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