Cronache

"Vi dico cosa succederà in estate e in inverno..."

Il virologo dell'Università statale di Milano Fabrizio Pregliasco è intervenuto al Focus sugli effetti del Long Covid sui pazienti colpiti da coronavirus

Pregliasco: "Vi dico cosa succederà in estate e in inverno..."

Secondo il virologo dell'Università statale di Milano Fabrizio Pregliasco stiamo entrando in una nuova fase da coronavirus ma paghiamo le conseguenze che il Long Covid ha avuto sui pazienti che sono stati colpiti nei mesi scorsi. Si tratta a tutti gli effetti di una multicronicità, anche se ad oggi è cambiato l'approccio alla malattia e la pressione sugli ospedali. Non a caso stiamo attraversando una situazione stabile negli ospedali italiani, con indici in continua diminuzione. "Siamo ancora in una fase di ricerca, ci vuole ancora tempo per conoscere i sintomi complessivi del covid - spiega i virologo Pregliasco intervenuto in occasione del Focus sulla vita dopo il covid organizzato dagli Ordini dei medici provinciali -. Ci aspettiamo, almeno per quanto riguarda la Sars-CoV-2, che diventi un coronavirus dei tanti che sono a corollario delle infezioni respiratorie che prima avevano come protagonista il virus influenzale".

"Estate tranquilla e inverno difficile"


Ad oggi quello che sappiamo è che eventuali effetti a quattro settimane dalla guarigione sono definiti come long covid, dopo le 12 settimane si parla di sindrome, in alcuni casi con sintomi invalidanti. "Avremo un'estate tranquilla - prosegue Pregliasco - ma l’andamento sarà come il sasso nello stagno, con onde che andranno via via a decrescere. Dovremo attrezzarci e organizzarci perché nel prossimo inverno ci sarà una brutta stagione influenzale, ma ci sarà ancora la presenza di un coronavirus. I soggetti che perdono la protezione, perché guariti o vaccinati da molto tempo, potranno reinfettarsi, e c’è la possibilità di nuove varianti e su qeusto dobbiamo farci i conti perché le nuove varianti potrebbero cambiare anche il nostro approccio al Covid. Siamo entrati a tutti gli effetti in una nuova fase”.

Le donne risultano le più esposte


"Ci sono pazienti guariti dall’infezione che si riprendono in poco tempo e senza effetti negativi, altri che devono fare i conti con il long covid che colpisce fino al 40% delle persone, di cui solo la metà sembra guarire completamente. Mancano le linee guida su diagnosi e trattamento – ha spiegato il presidente dell’Ordine dei medici Renato Mancuso -. Per questo, per la prima volta in Italia, abbiamo voluto accendere i riflettori sulla mancanza di dati classificati e i percorsi diagnostici, terapeutici e riabilitativi non ancora standardizzati".

Gli effetti da Long Covid


"In Italia, come in Europa, restano le incertezze – ha spiegato il presidente dell’Omceo Palermo Toti Amato, membro del direttivo Fnomceo -. Nelle regioni del Paese sembra ripetersi la frammentazione sanitaria che si è manifestata nella gestione dell’emergenza. Ci siamo fermati a ciò che si vede dalle indagini diagnostiche. Oggi invece si è visto che stanchezza, fiacchezza e dolori possono non essere solo una follia o paure del paziente, ma possono dipendere da danni al piccolo circolo non visibili con le comuni indagini radiografie o tac.

Questa è una sfida che riguarda tutti i professionisti, dai medici del territorio, che devono farsi trovare pronti all’ascolto del paziente, a tutti gli specialisti perché ciascuno potrà registrare segni e sintomi", conclude.

Allegati
Commenti