Brutale aggressione avvenuta a Lecce lo scorso sabato ai danni di due pakistani di 27 anni, assaliti in due distinti momenti della giornata dal medesimo gruppo di persone, cittadini dell’est Europa.
Secondo i riscontri seguiti alle prime indagini da parte degli agenti della sezione volanti di Lecce, la violenza sarebbe conseguenza di qualche screzio nato nel “mondo dell’illegalità”, forse relativamente ad un giro di prostituzione. Gli inquirenti sono arrivati all’individuazione di uno dei responsabili del pestaggio, un uomo di nazionalità bulgara di 33 anni con precedenti alle spalle. Ancora in corso, invece, le ricerche dei complici, probabilmente suoi connazionali.
Come anticipato, le violenze si sono articolate in due diverse fasi. La prima, durante il pomeriggio, ha avuto come teatro la martoriata zona nella vicinanze della stazione ferroviaria, un’area di degrado ben nota ai residenti. Secondo quanto raccontato dalle vittime dell’aggressione, l’origine del pestaggio sarebbe da ricercare in un alterco sorto tra loro ed alcune prostitute bulgare. In effetti, vicino allo scalo ferroviario il mercato del sesso è ben fornito, nonostante i tentativi di arginare il fenomeno da parte delle autorità. I controlli effettuati nell’area in questione sono mirati non solo a colpire il fenomeno della prostituzione ma anche le conseguenti problematiche d’ordine pubblico che si moltiplicano attorno ad esso.
La discussione avrebbe avuto come conseguenza l’intervento di 3 uomini, tutti bulgari secondo le due vittime, che li avrebbero presi a calci ed a pugni fino a farli scappare.
In modo del tutto casuale, i due gruppi si sono successivamente incontrati di nuovo, stavolta nei pressi di un rivenditore di kebab di viale Università, verso le 2:30 del mattino. Il fuoco è avvampato nuovamente, coi cittadini dell’est che si sono ancora una volta accaniti in modo furioso contro i pakistani, ferendoli in modo serio.
Alcuni dei presenti hanno chiamato immediatamente le forze dell’ordine, tuttavia gli aggressori si sono rapidamente dileguati. Gli agenti di polizia, al loro arrivo, hanno in effetti trovato solo i due pakistani, ed è stato necessario richiedere l’intervento di un’ambulanza che li conducesse al pronto soccorso. Giunti presso il “Vito Fazzi”, i 27enni sono stati medicati. Il primo ha ricevuto una prognosi di 20 giorni a causa di un brutto trauma facciale, il secondo 15 a seguito di un trauma cranico con ferita lacerocontusa e setto nasale rotto.
Una volta dimessi, grazie alle indicazioni riferite agli inquirenti, hanno permesso di fermare uno dei responsabili del pestaggio. Il bulgaro di 33 anni, pregiudicato, è stato arrestato e denunciato per lesioni aggravate. In corso le indagini per completare il quadro della situazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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