Si aggiungono altri morti agli oltre 2mila stimati ieri dall'Oim nei primi sette mesi del 2015. Un barcone con a bordo circa 600 migranti si è infatti capovolto al largo della Libia. Già 26 cadaveri sono stati recuperati dalle acque.
L’incidente è avvenuto a circa 15 miglia a nord della Libia, mentre i soccorsi stavano già arrivando, chiamati nella tarda mattinata da Catania, che a sua volta aveva ricevuto una segnalazione con una chiamata satellitare nella quale si sosteneva che un motopeschereccio in ferro, con a bordo diverse centinaia di persone, era in difficoltà. Al momento sono già stati salvati oltre 400 migranti. La centrale operativa della Guardia Costiera, che sta coordinando i soccorsi, ha dirottato in zona diverse imbarcazioni, e in particolare la Dignity One, una nave di Medici senza frontiere, e la Le Niamh, una nave della Marina militare irlandese. Quest’ultima è stata la prima ad arrivare e, a circa un miglio di distanza dal peschereccio, ha calato due rescue boat per andare a soccorrere i migranti. A quel punto dalla nave irlandese hanno visto il barcone capovolgersi: l’ipotesi più probabile è che i migranti si siano spostati tutti nella direzione delle barche di soccorso, provocando così il ribaltamento.
Nella zona, oltre alle due imbarcazioni che erano già presenti, la centrale operativa della Guardia Costiera ha dirottato
il Phoenix, una nave di soccorso di 40 metri del Moas (Migrant Offshore Aid Station), nave Fiorillo della Guardia Costiera e il mercantile Barnon Argos. Inoltre stanno arrivando nel punto due unità della Marina Militare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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