Coronavirus

"La certificazione è irregolare". La bomba Inps sui malati Covid

Niente provvedimenti di quarantena per i dipendenti colpiti da coronavirus e migliaia di lavoratori sono in difficoltà: “L'Inps non ci riconosce l'indennità di malattia da Covid”. L'Asp replica: "Documentazione online"

"La certificazione è irregolare". La bomba Inps sui malati Covid

L'Inps non riconosce ai lavoratori il periodo di malattia da Covid perché l'Asp non rilascia i provvedimenti di quarantena. Siamo a Palermo e migliaia di lavoratori dallo scorso 24 novembre stanno ricevendo una raccomandata dall'Istituto di previdenza, che riporta come oggetto la scritta: "certificazione irregolare". Nelle lettere inviate dall'Inps si avverte il lavoratore che la certificazione allegata non può essere considerata valida perché manca la copia del provvedimento di quarantena. Per poter integrare la domanda, il lavoratore entro sette giorni deve presentare una dichiarazione dello stesso medico, che ha rilasciato il certificato non valido, che "consenta di sanare l'anomalia", spiega l'Inps nella nota inviata ai lavoratori.

Tantissimi palermitani che hanno ricevuto la lettera, affollano in questi giorni la sede del Dipartimento di Prevenzione, in via Sellerio. Un fatto che – denunciano la Cgil e la Fp - sta creando anche problemi di ordine pubblico.“La gente chiede in maniera pressante e insistente il documento. Ci sono stati momenti di tensione – racconta il sindacato - Gli operatori prendono a gruppi i nomi delle persone ma devono smaltire ancora gli arretrati, il numero delle pratiche che si sta accumulando è assai elevato”. Secondo il sindacato il provvedimento di quarantena doveva essere rilasciato dall'Asp. L'Azienda provinciale ha sopperito alla carenza di personale del dipartimento in questione con il supporto degli specialisti in formazione e di medici igienisti assunti con contratto a tempo determinato"Esprimiamo preoccupazione per questo rimpallo di responsabilità e chiediamo che la situazione venga presto chiarita dai vertici di azienda e istituto affinché a pagarne le spese non siano i lavoratori – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e il segretario generale Fp Cgil Palermo Giovanni Cammuca - Bisogna trovare la soluzione per evitare che si perdano le giornate. Non è possibile che alla fine a pagare dazio siano i lavoratori”.

L'altro nodo, più volte denunciato dalla Fp Cgil, è la mancanza di un sistema informatizzato centralizzato, che possa riunificare in un unico “data base” tutte le informazioni: dalla presa in carico dei casi alla formalizzazione dei provvedimenti di isolamento domiciliare, dalla programmazione dell’esecuzione dei tamponi di verifica al rilascio dei certificati di fine isolamento.“Un data warehouse è indispensabile all'elaborazione dei dati richiesti dai flussi informativi e deve essere accessibile, per il caricamento dei casi, anche ai laboratori autorizzati. E' necessario per snellire le operazioni. Così gli operatori dell’Asp verrebbero sollevati da alcuni aspetti 'burocratici' e si potrebbe evitare la sovrapposizione del caricamento degli stessi dati da parte di più operatori, su più sistemi che non parlano fra loro”.

Intanto è arrivata la replica dell'Asp di Palermo che con riferimento al provvedimento di quarantena - necessario per il riconoscimento del periodo di malattia da Covid avvisa gli utenti che "la Direzione provinciale INPS e l’ASP di Palermo comunicano di avere avviato, già dalla scorsa settimana, lo scambio telematico di informazioni che consentirà all’Istituto di previdenza di acquisire in modo automatico i dati concernenti l’inizio e la fine del periodo di quarantena.

Proprio alla luce di questa proficua sinergia, si avvisano gli utenti che avessero nel frattempo ricevuto una richiesta cartacea di documentazione, che non è necessario recarsi presso gli uffici dell’ASP e che, in ogni caso, la scadenza di sette giorni indicata nella richiesta non ha carattere perentorio", conclude la nota.

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