Cronache

Trovata morta in sacco a pelo, arrestata la nuora brasiliana

La sudamericana era indagata da mesi per omicidio volontario e occultamento di cadavere come il figlio della vittima. Il corpo senza vita dell’anziana era stato rinvenuto in un fossato il 3 agosto scorso

Trovata morta in sacco a pelo, arrestata la nuora brasiliana

Svolta nelle indagini per l’omicidio di Maria Simonetta Gaggioli, la donna di 76 anni trovata morta lo scorso 3 agosto dentro un sacco a pelo in un fosso lungo la Vecchia Aurelia nella zona di Riotorto, tra Venturina e Piombino, in provincia di Livorno.

I carabinieri, su disposizione del gip del Tribunale di Livorno, hanno arrestato Adriana Pereira Gomes, una brasiliana di 32 anni nuora della vittima. Secondo i militari, la sudamericana avrebbe uccisa l’anziana con un cocktail di farmaci. La brasiliana era già indagata assieme al figlio di Simonetta Gaggioli, Filippo Andreani, 47enne disoccupato, cone le accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere.

I tre vivevano nella stessa casa di Riotorto ma la convivenza era difficile a causa di liti frequenti per motivi economici. La coppia, infatti, chiedeva alla pensionata sempre più spesso soldi per soddisfare la dipendenze da alcol e sostanze stupefacenti..

Simonetta Gaggioli, ex funzionaria della Regione Toscana, è stata trovata senza vita in un sacco di plastica abbandonato in un fossato della vecchia via Aurelia a Riotorto, nel comune di Piombino. Dato l'avanzato stato di decomposizione in cui è stato rinvenuto il cadavere, i parenti hanno identificato il corpo della donna da alcuni oggetti, tra i quali in particolare un orologio che l'anziana portava con sé.

Dall’autopsia era emerso che la donna era morta avvelenata, probabilmente a seguito dell'assunzione di una dose massiccia di un farmaco o di un'altra sostanza tossica. Gli stessi esami, invece, avevano escluso violenze fisiche.

Fin da subito la Procura di Livorno si è concentrata sul ruolo del figlio della vittima e della moglie. Entrambi, nei giorni successivi al ritrovamento del cadavere, erano stati interrogati a lungo dagli investigatori. La loro auto, inoltre, era stata sequestrata per effettuare accertamenti. Era stato proprio il figlio 47enne a denunciare la scomparsa della madre. L’uomo, però, aveva dichiarato di non essersi preoccupato, almeno inizialmente, in quanto era già capitato che la mamma si assentasse alcuni giorni per fare visita a familiari e amici.

La brasiliana si è sempre professata innocente. L'ultima volta ai microfoni del Tg3 aveva dichiarato: "Era il nostro punto di riferimento. Non avevo nessun motivo per far del male alla mia suocera, era una persona che amavo, mi ha sempre aiutato, dal primo giorno che sono venuta in Italia".

Stamane, invece, l’arresto della giovane sudamericana.

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