C’è una cena che inguaierebbe Mattia Stella, componente della segreteria del sindaco Ignazio Marino come responsabile dell’attuazione del programma e dei rapporti con le realtà economiche e sociali, che ha deciso stasera di dimettersi. "Anche se non sono indagato", ha precisato Stella. Di questa cena si parlava già nelle carte della prima ondata di arresti nell’inchiesta di Mafia Capitale.
Secondo gli inquirenti era Stella quello su cui puntavano gli uomini di Carminati per entrare nella giunta Marino. "Dobbiamo valorizzare Stella", dice Salvatore Buzzi, capo della coop 29 giugno e braccio destro imprenditoriale del boss ex Nar Massimo Carminati in un’intercettazione. E Stella partecipa ad una cena il 22 gennaio 2014, al tavolo del ristorante Alvaro al Circo Massimo con Buzzi, Carlo Maria Guanary e il presidente di Legacoop Lazio Stefano Venditti. Secondo quanto scriveva a dicembre il gip Flavia Costantini, "i rapporti con la nuova amministrazione comunale sono costituiti da una relazione con il capo della segreteria del sindaco, Mattia Stella, che si intrecciano con quelli con Coratti (presidente Pd, indagato e dimissionario, del consiglio comunale)".
In questo contesto si inserisce la cena, di cui hanno dato prova anche alcune foto scattate dagli agenti del Ros che stavano pedinando Buzzi e i suoi sodali, cena al termine della quale Buzzi accompagna Stella a casa a Palestrina. Stella, in una lettera al sindaco Marino, scrive di aver "sempre agito con lo sguardo di chi credeva nella buona fede degli interlocutori. Ho vissuto questi mesi con la tranquillità di chi non ha fatto nulla di male, di chi non c’entra nulla in tutta questa vicenda, di chi non è in alcun modo indagato: è stata una prova dura che ho voluto superare.
Come accaduto ad altri protagonisti inconsapevoli di questa storia, nessun elemento mi avrebbe potuto portare a comprendere il contesto nel quale mi stavo muovendo", spiega.E il sindaco, che precisa che "Stella è estraneo ai fatti", perde oggi un altro pezzo: solo ieri si era dimesso anche il segretario generale del Campidoglio Liborio Iudicello.
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