In pochi giorni ottenevano il rilascio di alcuni documenti edilizi, per ottenere i quali sarebbero stati necessari diversi mesi. Così, pagando la somma indicata sul "tariffario", i professionisti riuscivano a saltare le pratiche burocratiche e passare davanti a chi seguiva la procedura ordinaria prevista per il rilascio dei documenti. Quattro dipendenti della Direzione edilizia del Comune di Roma avevano messo in piedi un "collaudato sistema corruttivo", che costuituiva per loro "un vero e proprio mercato parallelo, un secondo lavoro che i dipendenti esercitavano all'interno dell'ufficio, con i mezzi dell'ufficio, ed in contrasto con le regole interne ad esclusivo beneficio dei professionisti che li hanno assoldati". Le richieste "venivano effettuate telefonicamente ed era previsto un tariffario che contemplava sconti per i clienti abituali o in caso di plurime richieste".
Gli accertamenti della guardia di finanza sono partiti a seguito di una denuncia da parte di un dirigente dell'ente locale.
Ma i dipendenti non si limitavano a permettere di saltare la coda, riducendo i tempi di evasione delle pratiche: il sistema permetteva anche di risparmiare il versamento dei diritti, previsti per la consegna e la consultazione dei documenti.I 4 dipendenti implicati nel sistema sono stati arrestati e sottoposti agli arresti domiciliari, per il reato di corruzione, per atti contrari ai doveri d'ufficio.
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