Cronache

"Il mio sogno è vivere" L'ultima lettera di Sara che commuove il web

L'ultimo post condiviso dai familiari della pallavollista Sara Anzanello, la campionessa di Volley morta giovedì dopo aver contratto una grave forma di epatite.

"Il mio sogno è vivere" L'ultima lettera di Sara che commuove il web

È l'ultimo post scritto da Sara Anzanello e condiviso dai suoi familiari alle 19.43 del giorno della sua morte, e mette i brividi. Perché è un inno alla vita, un inno a vivere tutto, a non perdersi niente, ad apprezzare anche le giornata di pioggia, una passeggiata in mezzo alle neve, un sole che scalda l'aria e una cena in compagnia dei propri cari.

"Perché condividere - ha scritto Sara - per essere di supporto a chi come me deve superare delle difficoltà, per far capire che la vita è bella, perché in questo momento ho bisogno di energie positive. Devo fare un altro trapianto, ma mi hanno diagnosticato un tumore al sistema linfatico".

Sara infatti aveva subito un trapianto di fegato dopo una gravissima forma di epatite contratta in Azerbaigian, dove si trasferì nel 2013 per giocare con l'Azerreyl Voleybol Klubu. .

"Ed ora inizierò i cicli di chemioterapia, ho paura perché voglio vivere. Non si sa mai quali e quante sfide la vita ti pone davanti, difficilmente si è abbastanza pronti. Cos’è la cosa che vorresti più di ogni altra, il tuo sogno nel cassetto, il tuo desiderio più grande? Il mio sogno è vivere. Semplicemente vivere, passeggiare, stare all’aria aperta, un bel bagno in un mare limpido, la sabbia sotto i piedi, la neve candida che mi circonda in una giornata invernale di sole, i miei quadri, la mia cucina, il mio piccolo orto sinergico, una serata con la mia famiglia e con le persone a cui voglio bene. Vivere, senza grandi pretese, ma vivere. Molti conoscono la mia storia, dopo il difficile trapianto di fegato nel 2013 ho lottato per riprendere in mano la mia vita; quest’anno, l’aggravarsi della mia situazione mi ha riportato qui al Niguarda per entrare nuovamente in lista. Nello stesso periodo mi è stato diagnostico un Tum...re al sistema linfatico, manco riesco a dirlo, ed ora inizierò le chemio".

La pallavollista, infatti, venne ricoverata a Milano per essere sottoposta urgentemente a un trapianto di fegato. L'intervento andò bene e Sara tornò anche in campo in B1 con la sua Novara dove, nel 2016, disputò l'ultima stagione della sua carriera. Sembrava andar tutto per il verso giusto ma poi le cose peggiorarono. Poi ancora il tumore che si è preso il suo corpo e infine la sua vita.

"A voi spiegata la mia costante presenza alla SPA Niguarda dove sono seguita da un’equipe di alto livello di cui mi fido e che sta facendo di tutto per far avverare i miei desideri. Ho la fortuna di avere una famiglia, un fidanzato e amici speciali che mi sono accanto e mi fanno ridere e passare minuti spensierati, minuti in cui la malattia non c’è più... Tante altre persone stanno combattendo la mia battaglia, in tante l’hanno già vinta, altre no.
Ho paura, non sarà l’emozione migliore da avere, però non avere certezze fa paura. Non voglio entrare nei dettagli medici ma, se volete mandarmi un piccolo pensiero, una preghiera per i credenti, un po’ di energia positiva che aiuti il mio corpo a fare piazza pulita di ciò che non va bene. Io sono qui per lottare, mai mollare, crederci sempre come ho fatto in tutta la mia vita.
Arrivederci a tutti.
Sara".

E non c'è altro da aggiungere.

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