Cronache

Morto Carlo Maria Maggi: fu mandante della strage di Piazza della Loggia

Malato da anni, nel 2017 la Cassazione aveva confermato la condanna all'ergastolo per la strage di Brescia

Morto Carlo Maria Maggi: fu mandante della strage di Piazza della Loggia

È morto a Venezia, all’età di 84 anni, Carlo Maria Maggi, protagonista di fatti di terrorismo legati all'estrema destra durante gli anni di piombo e condannato all’ergastolo come mandante della strage di piazza della Loggia, a Brescia.

Da anni in precarie condizioni di salute per una neuropatia congenita, era agli arresti domiciliari dopo la condanna all'ergastolo confermata dalla Cassazione il 20 giugno 2017 per la strage del 28 maggio 1974.

Fondatore della cellula veneta di Ordine Nuovo, Maggi era membro del Msi da cui fu espulso a fine anni Sessanta perché ritenuto appunto legato al terrorismo "nero". Condannato a 12 anni di carcere per "reato associativo nel processo per la strage di Peteano" (31 maggio 1972), fu assolto, dopo una condanna in primo grado all'ergastolo, per la strage di piazza Fontana a Milano (12 dicembre 1969) e per quella alla questura di Milano (17 maggio 1973), mentre nel 1988 subì una condanna a nove anni per ricostituzione del partito fascista.

"Carlo Maria Maggi morendo si è portato via tante verità". Così Manlio Milani, presidente dell'associazione familiari vittime della Strage di Piazza Loggia a Brescia, sulla morte di Carlo Maria Maggi. Maggi, condannato all'ergastolo per la Strage di Brescia con Maurizio Tramonte, è morto ai domiciliari, dove era costretto per ragioni di malattia. "Mi sono sempre augurato che Maggi venisse lasciato morire a casa e non in cella per le sue precarie condizioni di salute - ha spiegato all'Agi Milani -. Nell'ultimo processo non si è mai presentato in aula e ha tentato di uscirne proprio in ragione della sua malattia.

Lui, come tanti altri, ha preferito portarsi nella tomba tutto quello che sapeva".

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