Morto il nobile piemontese Luigi Rossi di Montelera: fu industriale e deputato

Volto noto della Prima Repubblica, nel 1973 fu rapito dai Corleonesi e tenuto prigioniero per quattro mesi in un bunker

Morto il nobile piemontese Luigi Rossi di Montelera: fu industriale e deputato

Era impegnato in una battuta di caccia sulle Alpi valdostane a oltre 2000 metri di quota quando è stato colpito da un malore: così è morto ieri Luigi Rossi di Montelera, dirigente d'azienda, industriale e deputato per la Democrazia Cristiana dal 1972 al 1992.

Rossi di Montelera si trova in valle di Rhemes, nei pressi del rifugio Benevolo. Quando è stato colpito dal malore è stato subito soccorso da una guardia del corpo che si trovava con lui ma nonostante l'arrivo tempestivo di un elicottero di soccorso che lo ha trasportato in tutta fretta all'ospedale di Aosta, ogni tentativo di rianimazione è stato vano. La morte è stata attribuita ad un infarto.

La sua fu una figura piuttosto nota durante la Prima Repubblica: esponente della vecchia nobiltà piemontese, aveva sempre lavorato nella Martini&Rossi, di cui divenne vicepresidente nel 1994. Con la fusione con Bacardi, divenne presidente della Bacardi-Martini. Inoltre ricoprì importanti incarichi nelle associazioni di categoria degli industriali, fino ad arrivare a presiedere Confindustria Piemonte, nel 2004.

L'episodio tuttavia forse più noto della sua vita risale al 1973, quando venne rapito dalla mafia e tenuto prigioniero per quattro mesi in un nascondiglio sotterraneo di una cascina della Bergamasca. Tre anni dopo quella drammatica esperienza venne eletto alla Camera dei Deputati nelle file della Dc.

A Montecitorio rimase fino al 1992, sempre sotto le insegne della Balena Bianca.

Nel corso di questa pluridecennale esperienza politica assunse anche incarichi di governo. Dal 1987 al 1989 ricoprì la carica di sottosegretario di Stato al Turismo e allo Spettacolo, con i governi di Giovanni Goria prima e di Ciriaco De Mita poi.

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