Napoli, colpi di pistola e fucile contro negozio: il titolare sfida la camorra e riapre

Numerosi i fori lasciati sulla vetrina blindata della bottega situata a Forcella, nel centro antico di Napoli. Il titolare lancia un messaggio sui social

Napoli, colpi di pistola e fucile contro negozio: il titolare sfida la camorra e riapre

Normalmente chi subisce atti intimidatori tace. Sceglie il silenzio per paura. Biagio D’Antonio, invece, ha avuto il coraggio di sfidare la camorra, e lo ha fatto a Napoli, nella città dove vive e lavora. Ha riaperto la sua bottega con la vetrina ancora crivellata di colpi di arma da fuoco e ha usato i social per lanciare pubblicamente il suo messaggio: “Fino a quando ci saranno queste persone, questo quartiere non potrà mai rinascere. Gente cattiva, infame e vigliacca. Buon 2019”. Il suo coraggio ora deve trovare il supporto delle istituzioni, che non possono lasciarlo solo.

Il suo negozio si trova a Forcella, il rione che da via Duomo accoglie i turisti con il volto enorme di San Gennaro nell’opera di street art di Jorit, il rione dove ancora si vedono bancarelle con sigarette di contrabbando esposte sulla pubblica via. Forcella profuma di storia antica, pulsa di cultura, ma anche – ancora - di camorra. Numerosi sono gli episodi criminalità saliti fino ad oggi alla ribalta della cronaca, fatti di sangue e di fuoco, di cui l’ultimo registrato proprio ai danni di Biagio D’Antonio, che alla riapertura del suo negozio, dopo Capodanno, si è trovato di fronte una spiacevole sorpresa: la vetrina blindata piena di fori di proiettili. Numerosi colpi esplosi con una pistola e un fucile, su cui ora sono in corso indagini.

Tanti sono i messaggi di solidarietà ricevuti dal commerciante, ma anche i commenti indignati dei residenti: “È veramente uno squallore, così non ci potrà mai essere nessuna rinascita”, afferma Anna.

Secondo Maica, “Questa gente affossa completamente il quartiere, non ama la bellezza, non ama, è gente brutta, e triste, soprattutto”. Per Francesco: “Non c’è proprio voglia di girare pagina. Sono abituati a leggere lo stesso testo. Per qualcuno c’è tanta voglia di cambiare, ma c’è una cosa che lo impedisce: l’ignoranza”.

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