Napoli, il Comune distrugge i libri da regalare gratuitamente ai cittadini

Il secondo municipio della città partenopea manda al macero 200mila libri messi gratuitamente a disposizione della cittadinanza da parte dell'editore mecenate Tullio Pironti

Napoli, il Comune distrugge i libri da regalare gratuitamente ai cittadini

Non c'era più spazio nel deposito e così il Comune di Napoli ha pensato bene di mandare al macero 200mila libri regalati dall'editore Tullio Pironti alla cittadinanza per diffondere la cultura.

La storia arriva dalle pendici del Vesuvio ed è di quelle che lasciano in bocca un gusto amaro di rassegnazione. Perché è difficile avere speranza quando si scopre che la seconda municipalità di una delle capitali europee della cultura sceglie di disfarsi di duecentomila volumi messi a disposizione gratuitamente da un mecenate che in ottant'anni ha dato lustro al capoluogo partenopeo.

La vicenda, denunciata in primis dal Mattino, è subito rimbalzata sui grandi quotidiani nazionali, fra la costernazione di tutti gli amanti della cultura d'Italia. I volumi messi a disposizione dall'editore con un passato da pugile erano ospitati in un deposito comunale in attesa di essere distribuiti fra la cittadinanza, così come era già avvenuto in occasione dell'ottantesimo compleanno di Pironti, quando altri duemila libri erano stati regalati ai passanti nella centralissima piazza Dante.

In attesa di organizzare un evento di massa in cui distribuire gli altri 200mila, l'amministrazione si è però ritrovata ad avere bisogno di quel deposito per stiparvi le nuovissime biciclette elettriche, avanguardia della cultura

eco-friendly. Cultura che evidentemente confliggeva con quella libraria, visto che in poco tempo alla porta del deposito si sono presentati i camion dell'azienda municipale della nettezza urbana e hanno portato via tutto.

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