Non accenna ad arrestarsi l’ondata di violenze al quartiere Vasto di Napoli.
Neppure a Ferragosto, infatti, la comunità africana ha voluto prendere una pausa dalle consuete ed ormai quotidiane risse per il controllo del territorio. L’ultimo episodio in ordine cronologico, prontamente ripreso da uno dei residenti, stanchi dei continui soprusi, è avvenuto nella serata di ieri in via Palermo. I due gruppi dapprima si frontaggiano, poi volano i primi insulti ed infine si arriva al contatto fisico vero e proprio, con spintoni, pungi e schiaffi.
Nelle immagini registrate si vede chiaramente uno straniero che tenta di spaccare per terra una bottiglia di vetro per procurarsi un’arma tagliente da utilizzare contro i rivali di turno. In un’altra sequenza del video i gruppi si fronteggiano da lontano, scagliandosi con violenza ogni tipo di oggetto raccolto nei pressi dei cassonetti che si intravedono, in particolar modo bottiglie di vetro, che si infrangono sulle vetture posteggiate danneggiandole.
Ormai situazioni del genere sono all’ordine del giorno per i residenti, e la loro rabbia e frustrazione si intuisce anche solo dai commenti che si sentono durante le riprese video sopra menzionate. Il contesto continua a degenerare e ad arricchirsi di nuove violenze, ma evidentemente questo non è sufficiente a spingere il comune a prendere decisioni più drastiche.
La comunità di africani è nutritissima e multietnica: senegalesi, nigeriani, marocchini, algerini, gambiani sono spesso in lotta tra loro. Se a ciò aggiungiamo anche la presenza di un numero non irrilevante di bulgari, polacchi e rom, possiamo solo intuire quanto la situazione possa essere instabile.
Ciò
nonostante, qualche giorno fa il sindaco De Magistris si diceva pronto ad aprire le porte della città di Napoli ai migranti della Aquarius. Evidentemente la criticità delle problematiche pregresse non è così chiara al primo cittadino.
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