'Ndrangheta, colpo alla cosca Iozzo-Chiefari: 17 arresti all'alba

Duro colpo all'ndrangheta. Questa mattina all'alba sono stati eseguiti diciassette arresti in un blitz dei carabinieri del comando provinciale di Catanzaro supportati dai reparti territorialmente competenti, dallo squadrone eliportato dei carabinieri cacciatori e dall'VIII Nucleo elicotteri di Vibo Valentia

'Ndrangheta, colpo alla cosca Iozzo-Chiefari: 17 arresti all'alba

Il Carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro, con il supporto dello squadrone eliportato carabinieri cacciatori e di un elicottero dell’8° nucleo elicotteri, hanno eseguito questa mattina all'alba, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 17 soggetti appartenenti e fiancheggiatori della cosca di ’ndrangheta Iozzo-Chiefari. I militari hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Catanzaro, su richiesta della procura della direzione distrettuale antimafia, nei confronti di 17 indagati, ritenuti affiliati e contigui alla cosca di 'ndrangheta Iozzo-Chiefari, attiva nel catanzarese e federata a quella dei Gallace, radicata a Guardavalle (Catanzaro). Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, omicidio, tentato omicidio, coltivazione e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi, estorsione, ricettazione e altro. Il provvedimento, fa sapere una nota della procura della Direzione distrettuale antimafia, trae origine da un'indagine del Nucleo investigativo di Catanzaro, diretta dal procuratore Nicola Gratteri, dai procuratori aggiunti, Vincenzo Capomolla e Vincenzo Luberto, e dal sostituto procuratore, Debora Rizza.

Dall'indagine, protrattasi per quasi tre anni, è emersa "l'operatività della cosca Iozzo-Chiefari, con particolare riferimento al territorio di Torre di Ruggiero (Catanzaro), Chiaravalle Centrale (Catanzaro), Cardinale (Catanzaro) e aree limitrofe, i cui componenti avevano la disponibilità di numerose armi, anche da guerra, e avevano generato nella popolazione locale uno stato di soggezione" con conseguenti "omertà e accondiscendenza", spiegano i militari dell'Arma. Inoltre emerso, sottolinea la procura, "l'illecito controllo da parte del sodalizio criminale, di attività imprenditoriali e commerciali (nei settori dell'edilizia, del movimento terra e del commercio all'ingrosso di legname), di subappalti connessi con la realizzazione di opere pubbliche anche di rilevante entità come la cosiddetta 'Trasversale delle Serrè, nonché alcuni interessi connessi con attività commerciali anche in occasione della festa patronale di uno dei suddetti centri catanzaresi". Una ulteriore fonte di proventi illeciti, come ricostruito dagli inquirenti, "consisteva nella gestione di una redditizia piazza di spaccio di stupefacente, del tipo marijuana e cocaina, attivata nel territorio". L'indagine ha consentito, inoltre, di fare luce sulle dinamiche di un tentato omicidio e di un duplice omicidio, consumati rispettivamente nel 2005 e nel 2009, entrambi in Chiaravalle Centrale, riconducibili a regolamenti interni all'organizzazione criminale. Tra i destinatari del provvedimento figurano i vertici della consorteria. In una nota il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo commenta gli arresti di oggi tra Avellino e Catanzaro.

"Nel catanzarese, altri diciassette arresti per ndrangheta in un blitz dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro. L'Arma dei Carabinieri si conferma eccellenza a tutela della legalità! Grazie per il continuo impegno e congratulazioni per questi importanti risultati conseguiti!".

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