Cambia tutto al ristorante: cosa si può fare adesso

Passa la linea delle Regioni e del centrodestra: nessun limite al ristorante nei tavoli esterni e fino a 6 persone all'interno. A fine giugno la liberalizzazione completa

Cambia tutto al ristorante: cosa si può fare adesso

Dopo un tira e molla durato 48 ore e una faq del ministero della Salute che smentiva se stesso, la proposta della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome di estendere il tetto massimo al chiuso da 4 a 6 persone, o due famiglie, per tavolo in ristorante ha trovato l'assenso del governo. Si tratterebbe di una misura temporanea, che dovrebbe cadere dopo due settimane. Non ci sarà invece nessun limite per i tavoli all'aperto, che potranno ospitare anche più di 6 persone. Le Regioni avevano proposto 8 persone ma si è scelto il compromesso per gli spazi interni.

La linea delle Regioni e del centrodestra è passata nel corso del tavolo tecnico alla fine di due giorni di polemica per una misura che, come ha dichiarato anche l'infettivologo Matteo Bassetti, non aveva alcun fondamento scientifico per esistere. L'apice dell'assurdità è stato però raggiunto nella giornata di ieri, quando Pierpaolo Sileri ospite in radio ha di fatto smentito Roberto Speranza. Parlando del limite imposto dal ministro della Salute su consiglio del Cts, il sottosegretario dello stesso ministero ha dichiarato: "Spero che venga presto rivisto perché è chiaramente molto restrittivo. Io sono tra quelli che era per l'aumento dei posti a tavola, francamente li aumenterei a 8-10, e poi liberalizzerei dai primi di luglio". Dello stesso avviso anche il sottosegretario Costa, che proponeva di liberalizzare i tavoli all'aperto senza imporre limiti. "Un gesto che dà una risposta seppur parziale. Al chiuso si può mantenere un limite iniziale. Io credo che si debba trovare una sintesi e una risposta, per avviarci a un ritorno alla normalità", ha dichiarato Andrea Costa ai microfoni della Rai.

Pare, invece, che sia passata completamente la proposta della Conferenza delle Regioni e così non dovrebbe essere necessario aspettare i primi di luglio. L'abbattimento completo del limite, sebbene innalzato, potrebbe essere già eliminato a partire dal 21 giugno, quando anche in zona gialla verrà abolito completamente il coprifuoco, che a partire dal 7 giugno subirà una ulteriore contrazione.

L'interpretazione maggiormente restrittiva di Roberto Speranza, che da quando è iniziata la pandemia è stato uno dei più ferventi sostenitori nelle misure di contenimento più drastiche, prevedeva che anche in zona bianca, oltre che in zona gialla, sia all'aperto che al chiuso non ci si potesse sedere in più di 4 allo stesso tavolo.

Una misura incomprensibile per molti, soprattutto alla luce dell'ottimo andamento della campagna vaccinale e della discesa costante dei contagi nel nostro Paese. Un anno fa, a giugno, il Paese era completamente aperto, non c'era coprifuoco e i ristoranti potevano lavorare normalmente, pur nel rispetto delle distanze di sicurezza.

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