Se marito o moglie esagerano, la soluzione è british. Si spedisce il consorte in un’altra camera da letto e anche volentieri, visto che oggi fare le nanne in camere separate è in gran voga. Ma se è il gatto, il cane, il coniglio o il criceto a rasentare l’eccesso, che fare? È una prostrazione all’inizio divertente ma poi inquietante la compagnia notturna di un quattrozampe che russa come l’orso Baloo, simpatico simbolo di questa abitudine forestale. «Nella maggior parte dei casi non resta che l’intervento chirurgico. Non siamo ancora arrivati a gocce o cerottini appositi per il micio» spiega la dottoressa Manuela Michelazzi, medico veterinario, esperta in Etologia applicata al benessere animale.
Sempre più umani sono costretti ad intervenire per salvare la respirazione del loro compagno peloso che non appena sogna inizia un concerto alquanto rumoreggiante e inopportuno. Quel «rooon, rooon...», intercalato dal classico fischio che in alcuni pet supera in decibel persino quello degli uomini, è sempre più tenuto sottocchio, anzi orecchio, a giudicare dal sito internet che si riempie ogni giorno di domande, per bloccare il tuonare non propriamente mozartiano sguinzagliato senza ritegno in mezzo alla quiete di casa. «Un tempo gli animali vivevano fuori dalle pareti domestiche; oggi sono sempre più vicini ai loro proprietari. Sono letteralmente entrati a tutti gli effetti in camera da letto, per cui il russare crea molte domande da parte di signore e signori che si rivolgono a noi un po’ allarmati e con carenza di ore di riposo». Insomma dal materasso se ne sono andati i rispettivi coniugi, ma i pet invece ci hanno fatto il nido così comodamente da abbondonarsi alle più solforose usanze umanoidi.
È di rigore un distinguo. In gatti e cani ci sono individui predisposti a russare per la loro conformazione anatomica. «Tra i mici russano i persiani e gli exotic. Tra i cani i bulldog, i boxer e i carlini, ovvero le razze brachicefale che presentano un’eccessiva lunghezza del palato molle con alterazioni del cavo orale». Il grugnito orfico insorge per altre ragioni in tanti «ghiri» con pedegree anche nobile, compresi i conigli. «Può essere causato da un momentaneo raffreddore, da riniti, polipi e, attenzione, dal sovrappeso - continua la dottoressa Michelazzi -. Non appena il disturbo si manifesta è consigliabile consultare il veterinario. Non bisogna sottovalutarlo perché col tempo potrebbe creare disturbi respiratori».
Non è neppure da specificare che i veterinari sentano l’esigenza di medicinali in grado d’attutire il «rooneggiare», ma la ricerca non si dà una mossa. «Possiamo diminuire il fastidio momentaneo se il malessere, come uno stato di raffreddamento, è individuabile. Altrimenti non resta che il bisturi. Andando verso la bella stagione, teniamo presente che nei gatti il russare può essere causato dal caldo eccessivo» conclude l’esperta.
Le condizioni climatiche, l’errata alimentazione, una particolare postura trasformano la boccuccia del quattrozampe in una cassa armonica per niente armoniosa, dalla quale non ci si salva neppure sistemando la cuccia in un’altra stanza. I nostri amati «bulli», ovvero tutti gli imitatori dei bulldog, si fanno sentire lo stesso con questo fenomeno di «bullismo», termine che da oggi possiamo anche intendere come sinonimo di russare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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