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"Nonno mi stupra da quando ho 7 anni. Mi ha fatto abortire con una gruccia"

Charlotte Wade, 22 anni, ha raccontato con coraggio come è stata violentata da suo "nonno" dalla tenera età di sette anni

"Nonno mi stupra da quando ho 7 anni. Mi ha fatto abortire con una gruccia"

Una storia di violenza sessuale e pedofilia. In famiglia. Charlotte Wade ha coraggiosamente rinunciato al suo diritto all'anonimato per parlare della sua sofferenza per mano del "nonno" Raymond Hodges. La ragazza, che ora ha 22 anni, abita a Barry, in Galles. Aveva solo cinque anni quando Raymond Hodges, 73 anni, ha iniziato a molestarla sessualmente.

È rimasta incinta a 12 anni e l'orco la fece poi abortire in casa, usando una gruccia. Charlotte ha dichiarato a Fabulous Digital: "Non avevo mai provato un dolore come questo. Mi sentivo come se stessi per morire ". Hodges era il padre del patrigno di Charlotte. Viveva a Southend-on-Sea, nell'Essex, ma dopo andò a vivere nella stessa cittadina di Charlotte. E qui, una volta al mese, l'uomo stava con la sua famiglia per un paio di settimane.

Nel 2002, quando Charlotte aveva cinque anni, Hodges si offrì di farle da babysitter mentre il suo patrigno usciva e sua mamma era al lavoro. Charlotte era felicissima. "Adoravo Raymond e per me era come un vero nonno. Mi portava sempre del cioccolato quando veniva a trovarci. Ma quel giorno, Raymond era diverso e le chiese se sapeva come baciare come un adulto. "Quando ho detto no, mi ha baciato sulle labbra. In seguito, mi ha detto che era il nostro segreto. Da quel momento in poi lo avrebbe fatto ogni volta che eravamo soli." Dai baci, poi, si andò oltre. Ogni volta che Hodges si trovava solo con Charlotte, faceva in modo che lei lo toccasse.

Ma il peggio doveva ancora venire. Nel 2009, quando Charlotte aveva 12 anni, le mestruazioni non arrivarono. Per ben due volte. "Il nonno mi stava abusando regolarmente e mi ha costretto a fare un test di gravidanza. "Non mi permise di vedere i risultati e nulla è stato menzionato per alcune settimane." Il mese successivo, mentre Charlotte era nell'appartamento di Hodges, arrivò un suo amico. Dal nulla, il suo amico spinse Charlotte a terra e la inchiodò. Charlotte disse: "Ero pietrificata e pensavo che mi avrebbe violentato. Il nonno arrivò con una gruccia. Quello che è successo dopo mi perseguiterà per sempre. Mi sentivo come se stessi per morire. In seguito mi ha detto che non sarei stata più incinta, poi mi lasciò sanguinante sul pavimento."

Come riporta Il Daily Mail, nei due anni successivi, Hodges ha continuato a violentare Charlotte ogni settimana. Una volta raggiunta l'adolescenza, gli attacchi sono diventati meno frequenti. Poi, all'età di 14 anni, Hodges ha discusso con la madre e ha smesso di farsi vedere. "Anche dopo la partenza del nonno, non mi sono mai sentita al sicuro. Ho sofferto terribili flashback. Ho provato a suicidarmi diverse volte. Mi resi conto che il nonno doveva essere punito per quello che mi aveva fatto."

Nel novembre 2016 lo ha denunciato alla polizia.

A luglio 2017, Raymond Hodges, di Monmouth Way, Barry, è apparso al Crown Court di Cardiff accusato di 24 reati. Si è dichiarato colpevole di stupro nei confronti di una bambina di età inferiore a 13 anni. Tra i reati anche quelli di aggressione e istigazione alla violenza sessuale.

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