Padova, il dramma di una 23enne violentata per ore da un tunisino

Testimonianza choc di una ragazza di Padova che è stata picchiata e violentata per ore da un tunisino

Padova, il dramma di una 23enne violentata per ore da un tunisino

È stata picchiata, umiliata e violentata per ore da un tunisino ospite dei suoi vicini di casa. La vittima è una ragazza di 23 anni di Padova, con un figlio e un matrimonio alle spalle, un lavoro precario come domestica, che ha raccontato la sua terribile esperienza a Il Mattino di Padova. Una testimonianza sconcertante dell'episodio che si è verificato nella notte tra giovedì e venerdì. L'aggressore nel frattempo è stato arrestato ed è in attesa di giudizio.

"Mi ha spinto a terra, mi ha sputato in faccia. Gridava offese in arabo. Continuo a rivedere quella scena. Adesso mi sento gli occhi di tutti addosso. Questo è un incubo che non finirà mai", dice la ragazza. Spiega che conosceva quell'uomo che "abita da qualche tempo in un appartamento vicino al mio, con altri suoi connazionali. Nei giorni scorsi mi aveva scritto attraverso la chat di Facebook ma io non gli ho dato confidenza. Non mi è mai piaciuto. Certo non potevo immaginare di avere di fronte una belva simile".

Quella sera la 23enne era uscita a prendere le pizze per asporto con due amici nel bar sotto casa. "Lui era lì con altri. Mi ha vista, mi ha salutata. Ho cercato comunque di evitare il suo sguardo. Ho cenato e fatto due chiacchiere ma a mezzanotte ero già a letto". Intorno alle 4 è stata svegliata da alcuni colpi sulla tapparella della sua finestra. Era lui, Marwen Kikari, tunisino di 20 anni. "Ho fatto l’errore di aprire. È entrato di prepotenza e subito ha provato a baciarmi. Era ubriaco, fuori di sé. Gli ho dato due schiaffi per difendermi ma lui ha iniziato a distruggere tutto. Ha buttato a terra la tv, le sedie, il tavolo. Ha spinto anche me e quando sono finita sul pavimento mi ha sputato in faccia, prima di colpirmi con un calcio sul fianco. Schiaffeggiandomi mi ha obbligata a rialzarmi".

Davanti alla disperazione della ragazza, la risposta dell'uomo sarebbe stata "Puoi anche morire". Dopo averla violentata per tutta la notte,"si è addormentato lì vicino a me. Ma quello che è successo dopo non è meno terribile della violenza in sé. Mi aveva terrorizzato al punto che avevo paura di respirare. Temevo che si svegliasse, che mi picchiasse ancora".

Solo quando, a mezzogiorno l'uomo si è svegliato e se n'è andato, dopo averla minacciata di nuovo, la ragazza è riuscita a chiedere aiuto e si è recata in ospedale, dove è stata medicata e ha assunto un contraccettivo.

Ma il trauma che ha subito non passerà facilmente:"Non riesco a smettere di tremare e quando sono sola piango. Continuo a rivedere quella scena. La polizia mi ha messo in contatto con un centro antiviolenza. Spero almeno che rimanga in galera".

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