Il padre insulta e minaccia dagli spalti, il mister ritira la squadra di calcio di ragazzini

La violenza verbale durante una partita degli esordienti in Piemonte: l'allenatore della squadra "minacciata" decide di ritirare i propri ragazzi dal campo di calcio

Il padre insulta e minaccia dagli spalti, il mister ritira la squadra di  calcio di ragazzini

Doveva essere un tranquillo sabato di calcio, durante la partita di categoria esordienti fra le squadre di Venaus e Lascaris, giocata ieri in provincia di Torino. Ragazzini di appena 12 anni, felici di poter correre sul verde del prato sotto gli occhi orgogliosi di amici e parenti.

Ma proprio dalle tribune affollate di familiari orgogliosi è partito un grido indegno, che mai dovrebbe risuonare su un campo sportivo e meno che mai se sul rettangolo di gioco sgambettano ventidue ragazzini: "Spaccagli le gambe", urlato da un genitore che intendeva supportare in questo modo barbaro il proprio figlio.

Le sue parole però, che secondo l'edizione torinese del Corriere della Sera sarebbero state anche accompagnate da alcune minacce all'indirizzo di uno dei tecnici, hanno spinto il Venaus a ritirare la squadra provocando così la sospensione della partita. In serata la società ha diffuso una lettera aperta al papà protagonista del ben poco commendevole episodio, spiegando di trovare "apprezzabile che tu segua il figlio in una trasferta lunga" ma biasimando la scelta di "insultare chi gli consente di giocare o di esibire dalla tribuna la tua sconfinata ignoranza danneggiando tutti".

Anche la squadra del Lascaris, per bocca del presidente

Vincenzo Gaeta, ha fatto sapere che a breve verranno convocati tutti i genitori dei giovanissimi campioncini, perché quanto accaduto durante la partita di ieri è da ritenersi assolutamente inaccettabile.

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