Cronache

Il Papa sulla pedofilia nella Chiesa: "Mia vergogna..."

Il Papa sulla pedofilia nella Chiesa: "Mia vergogna per incapacità"

Papa Francesco non si nasconde e, dopo la pubblicazione del report che registra migliaia e migliaia di casi di abusi avvenuti all'interno della Chiesa transalpina, esprime la propria vergogna. Il virgolettato preciso è il seguente: Jorge Mario Bergoglio ha detto di provare "vergogna per l'incapacità della Chiesa di mettere al centro le vittime", così come riportato dall'Adnkronos.

Del resto, l'inchiesta portata avanti Oltralpe copre dagli anni cinquanta ad oggi. Ed i numeri sono spaventosi, con tremila sacerdoti ritenuti colpevoli di abusi e 216mila vittime. Statistiche che derivano da un rapporto di una Commissione indipendente che può vantare un'assoluta credibilità anche per via delle autorità da cui è composta.

E le cifre presentate, per stessa ammissione della Commissione, sarebbero al ribasso rispetto a quelle reali. Lo scenario disegnato vale solo per la Chiesa francese, ma sappiamo quanto il "collasso morale", che è la definizione usata dall'ex pontefice Joseph Ratzinger per descrivere il dramma degli abusi, coinvolga gli ambienti ecclesiastici, a prescindere da questo o da quel contesto nazionale. Questi sono i giorni della tragedia francese.

Nel corso dell'udienza generale di oggi, Francesco ha fatto presente che "risultano purtroppo numeri considerevoli". Il riferimento era alle cifre provenienti dalla Francia. Poi, dopo aver parlato di una "prova dura ma salutare", ha invitato tutti ad "assumersi le loro responsabilità perchè la Chiesa sia la casa sicura per tutti". Insomma, tutta l'Ecclesia ha adesso il compito d'intervenire. E nessuno può evitare di affrontare la sostanza di quello che è un vero e proprio dramma.

All'interno della stessa udienza, Il vescovo di Roma si è poi soffermato sul concetto di libertà, che tanto sta interessando tra i cattolici il dibattito attorno alla pandemia ed alle necessarie misure prese dai governi per tenere a bada il quadro epidemiologico. La libertà - ha fatto presente il Papa, così come ripercorso dall'agenzia Nova - "si fonda su due pilastri fondamentali: primo, la grazia del Signore Gesù; secondo, la verità che Cristo ci svela e che è Lui stesso. Anzitutto è dono del Signore". Dunque il passaggio principale della catechesi, ossia quello secondo cui la libertà non può essere "forzata" in nome di Gesù: "Per essere davvero liberi abbiamo bisogno non solo di conoscere noi stessi, a livello psicologico, ma soprattutto di fare verità in noi stessi, a un livello più profondo", ha chiosato il pontefice argentino.

Ma queste sono soprattutto le ore in cui la Chiesa di Francesco è costretta a misurarsi con l'ennesima casistica relativa agli abusi. Questo pontificato, così come quello precedente, è stato contraddistinto da una ferrea lotta per sradicare dal contesto ecclesiastico un fenomeno che non può che choccare tutti: "Desidero esprimere alle vittime la mia tristezza e dolore per i traumi che hanno subito - ha premesso il Papa - .

É anche la mia vergogna - ha aggiunta - , la nostra vergogna, per la troppo lunga incapacità della chiesa di metterle al centro delle sue preoccupazioni assicurando loro la mia preghiera".

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