Parma, giovane studentessa stuprata da un compagno di scuola all’interno dell’aula.
L’episodio, che sembrava essere cominciato come uno scherzo, si è poi rapidamente tramutato in violenza sessuale, un incubo, come ha raccontato la stessa ragazza, durato più di venti interminabili minuti. Ciò che colpisce ancora di più è che tale violenza si sia consumata fra i banchi di scuola, un istituto tecnico di Parma.
Il fatto è accaduto lunedì scorso, poco dopo mezzogiorno, in un momento in cui l’edificio era semivuoto: pur non essendosi ancora concluso l'anno scolastico, infatti, sono numerosi i ragazzi impegnati in attività extra-scolastiche.
Tra i pochi presenti anche la ragazza, appena diciottenne, che con altri due compagni aveva trascorso la mattina in classe, insieme ad un'insegnante. Una volta terminata la lezione, i tre sono stati raggiunti nell’aula da quello che è stato denunciato come autore della violenza: si tratterebbe di un diciannovenne di origine straniera, fino a quel momento mai segnalato dalla scuola come soggetto a rischio.
Prima le avrebbe strappato di mano il cellulare, poi, una volta immobilizzata, avrebbe tentato di baciarla; a quel punto avrebbe avuto luogo l'aggressione sessuale. Secondo la denuncia della ragazza, il compagno si sarebbe fermato dopo venti minuti, solo di fronte ai ripetuti no che lei gli aveva urlato in faccia e non per il timore di esser scoperto o fermato da qualcuno; a quel punto, dopo averla liberata, se ne sarebbe andato. I due ragazzi che erano con lei avrebbero solo detto all'aggressore di fermarsi, ma senza intervenire in sua difesa.
Dopo aver raccontato tutto alla preside, la giovane si è recata, da sola, in una caserma dei Carabinieri per chiedere aiuto e per denunciare l’accaduto. Gli inquirenti hanno disposto le indagini e stanno ora sentendo alcuni dei giovani testimoni, per trovare riscontri al racconto della studentessa.
Al momento non sono ancora stati presi dei provvedimenti, per i quali bisognerà attendere ancora qualche giorno. Dopo la denuncia la ragazza è tornata a casa per mettere al corrente del fatto anche i genitori. “Sono molto vicina alla studentessa ed alla sua famiglia”, ha detto alla Gazzetta di Parma la preside dell'istituto coinvolto. “Stiamo facendo tutti gli accertamenti del caso e prenderemo i dovuti provvedimenti nei confronti di tutti i responsabili.
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