La Pasqua è la festa della meteorologia. A Natale quasi nessuno guarda i siti specializzati per sapere se piove o fa bello, perché è una festa casalinga per definizione e se nevica e fa freddo meglio, perché poi c'è chi per Capodanno va a sciare.
Ma nella festa che celebra la resurrezione, risorge anche la voglia di andare fuori, ché l'inverno sta finendo (ma i Righeira non hanno mai scritto una canzone sul tema) e inizia la stagione delle gite fuori porta che comprende anche il 25 aprile e il 1° maggio. Molti le amano, qualcuno le detesta come il nostro Massimiliano Parente che in questa pagina ci racconta perché e percome a lui di intrupparsi in auto su autostrade e consolari non va a genio (non solo a lui, peraltro).
La Pasqua, dunque, è il vero inizio della primavera. Che quest'anno però gioca all'Italia uno strano tiro: bel tempo al Nord, pioggia al Sud. Pioggia anche a Roma dove ieri verso le 18 dopo uno sgrullone di pioggia è comparso un arcobaleno come si vede solo nei disegni dei bambini, che ha scatenato i fotografi da instagram. Il maltempo avrà un altro vantaggio: i telegiornali ci risparmieranno immagini dei primi siciliani che a Cefalù fanno il bagno prima di imbottirsi di agnello e di uova al cioccolato. Ce ne faremo una ragione, ben sapendo che prima o poi comunque ci toccherà.
Non ci saranno bagni ma ci sono un sacco di stranieri in Italia. Il 69,2 per cento dei tour operator stranieri dichiara in aumento il trend delle vendite con destinazione Italia nel periodo delle festività pasquali 2018 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Ah, e buona Pasqua a tutti.
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