Cronache

L'alcool, poi lo stupro di gruppo: "Sono stati i calciatori della Virtus"

Una studentessa di 20 anni ha accusato 5 calciatori della Virtus Verona di violenza sessuale di gruppo. Il club veneto prende le distanze dalla vicenda

L'alcool, poi lo stupro di gruppo: "Sono stati i calciatori della Virtus"

Una studentessa universitaria di 20 anni ha accusato 5 calciatori della Virtus Verona di violenza sessuale di gruppo. La società Virtus Verona è estranea ai fatti mentre i 5 professionisti indagati potrebbero finire verosimilmente a processo. Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, che ha espresso solidarietà nei confronti della vittima e dei vertici della Virtus.

L'accusa

Stando a quanto si apprende da laRepubblica.it, i fatti risalirebbero al 2020. La 20enne avrebbe raccontato alla polizia di essere stata vittima dell'abuso di gruppo concertato da 5 giovani calciatori della Virtus Verona dopo "essere stata indotta a bere a dismisura". I professionisti indagati, tutti in età compresa tra i 20 e i 23 anni, sostengono invece che i rapporti fossero consenzienti. Secondo la versione fornita dalla ragazza agli inquirenti, quattro degli atleti coinvolti nella vicenda avrebbero dato seguito allo stupro mentre uno avrebbe ripreso la scena con lo smartphone. A seguito dell'udienza preliminare, fissata per i prossimi giorni, si valuterà la possibilità di avviare un processo per "violenza sessuale di gruppo". Tre dei calciatori coinvolti hanno cambiato casacca mentre due militerebbero ancora tra le file della squadra rossoblù. La società Virtus Verona è estranea ai fatti.

L'ira dei tifosi

Dura la presa di posizione dei tifosi della Virtus Verona che condannano la presunta violenza. "Siamo scioccati, indignati e molto arrabbiati di apprendere dai mass media che cinque giocatori della Virtus Verona siano indagati per un presunto stupro ai danni di una ragazza, avvenuto nel gennaio 2020", scrive in una nota diffusa sui social il gruppo Virtus Verona Rude Firm 1921. "La Virtus Verona e la sua tifoseria organizzata - prosegue il post - da sempre vantano con orgoglio la difesa dei diritti umani, sempre schierati contro ogni razzismo, discriminazione, violenza sulle donne e sempre dalla parte di tutte quelle categorie di persone meno tutelate e rispettate. Come tifosi Virtussini chiediamo pertanto alla società chiarimenti e l'immediata sospensione da tutte le attività sportive dei giocatori coinvolti nella vicenda, che rientrino ancora nella rosa della squadra, fino a che non venga fatta chiarezza da parte della magistratura. Chi ama il calcio, odia la violenza sulle donne e chi la copre".

23.04.2021 Siamo scioccati, indignati e molto arrabbiati di apprendere dai mass media, che cinque giocatori della Virtus...

Pubblicato da Virtus Verona Rude Firm 1921 su Venerdì 23 aprile 2021

La società: "Il rispetto è il nostro valore"

Prendono le distanze dalla vicenda anche i vertici della società. "Una vicenda di natura privata, avvenuta al di fuori del contesto sportivo e per la quale la giustizia sta facendo il suo corso. La Virtusvecomp Verona - scrive il club veneto in una nota - una volta venutane a conoscenza, ha mostrato da subito sensibilità e attenzione limitandosi contestualmente a quanto strettamente di competenza, riponendo massima fiducia nella magistratura, ritenuta l'unica in grado di giudicare. La Virtusvecomp vanta una storia centenaria, fatta di calcio ma soprattutto di solidarietà, impegno sociale e massimo rispetto nei confronti di tutti. Da tanti anni concentra la propria attività tra sport ed inclusione ed ha sempre avuto, tra i suoi valori fondanti, proprio il rispetto verso l'altro chiunque esso sia: uomo, donna, bianco, nero, ricco, povero. Il nostro modo di vivere l'inclusione ha a che fare con la quotidianità; con la volontà di prenderci cura degli altri, fermamente convinti che tutti abbiano diritto ad essere aiutati e rispettati. Crediamo che le uniche cose che contano davvero siano umanità, sensibilità ed onestà. La cura e il rispetto dell'altro, ancor prima di essere un dovere morale, sono parte del nostro Dna". La società veronese conclude precisando che "sono stati già attivati gli organi legali di fiducia al fine di vedere tutelata la propria immagine di Società modello, riconosciuta tale a livello locale, nazionale ed internazionale".

Presidente Lega Pro: "Vicenda mi turba"

Sulla vicenda è intervenuto anche Francesco Ghirella, presidente della Lega Pro, che non ha mancato di esprime solidarietà nei confronti dei vertici societari della Virtus: "La vicenda di presunta violenza sessuale che vede imputati cinque calciatori e che coinvolgerebbe una giovane ragazza mi turba come dirigente sportivo e come uomo di famiglia. - scrive Ghirelli in una nota - Chiaramente la giustizia deve fare il suo corso, è opportuno salvaguardare il profilo processuale. Tuttavia non avrei voluto mai apprendere una simile notizia, da dirigente perché vengono messi in discussione valori come il rispetto dell'altro, che noi professiamo anche fuori dal campo. C'è al contempo un risvolto umano, penso anche alle famiglie della giovane donna e dei calciatori, ai loro amici, alla loro rete sociale, al Presidente della Virtus e al club.

Penso al turbamento e all'angoscia che stanno provando, sentimenti che al di là del percorso processuale segneranno per sempre la loro esistenza".

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