Il Miro Musci Club è il luogo in cui si è consumato il dramma che ha portato alla morte di Emanuele Morganti, pestato da un gruppo di persone. Lì dentro è cominciato tutto, poi il pestaggio a sprangate è avvenuto all'esterno del locale. Il racconto di chi ha assistito a quella aggressione è forte: "Si è accesa una rissa, venticinque persone, poi ho visto Emanuele a terra e qualcuno accanirsi su di lui. Chi? L’ho detto ai carabinieri", spiega uno dei testimoni a Repubblica. Poi una ragazza afferma: "Voglio sapere la verità, tutta la verità, è stato un pestaggio da bestie". La rabbia adesso si fa sentire e così cominciano a girare i primi messaggi di vendetta, soprattutto sui social. Qualcuno scrive su Facebook: "Ci vuole una giustizia esemplare". E in questo contesto di aspra rivalità tra giuppi di giovani di cui fanno parte sia stranieri che italiani, la fiaccolata per Emanuele organizzata per ieri sera è stata revocata. La tensione in questo momento è troppo alta. Il consigliere comunale Roberto Addesse ieri ha mandato un messaggio al sindaco e ad Alatri: "Gli umori in queste ore sono pesanti, le parole che si ascoltano fanno paura.
La nostra è una città di pace, che non ha mai conosciuto aggressioni di questo genere. Bisogna restare calmi, lasciare lavorare la magistratura, comprendere le verità e poi, più avanti, salutare un membro di questa comunità che non avrebbe mai voluto vendette".
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