Reggio Calabria, preparavano droga nella pasticceria di famiglia

Nel negozio, i giovani coltivavano funghetti allucinogeni e preparavano droghe sintetiche. Nei guai anche i genitori denunciati per violazione della norme igienico-sanitarie

Reggio Calabria, preparavano droga nella pasticceria di famiglia

Probabilmente i dolci realizzati nella rinomata pasticceria di famiglia a Reggio Calabria, tirata su con il faticoso lavoro dei genitori, non erano in grado di appagare i desideri di ricchezza dei figli dei proprietari.

E così, i giovani di 29 e 31 anni hanno deciso di seguire l'esempio di Walter White, protagonista della serie tv Breaking Bad, ed hanno usato il negozio per dedicarsi ad attività ben più criminali.

Mentre c’era chi creava delizie per il palato, i due trascorrevano il loro tempo a preparare droghe sintetiche come confetti, pillole e pasticche e a coltivare funghetti allucinogeni.

I prodotti illegali, poi, venivano venduti ai clienti interessati. Ma il particolare business è stato stroncato dai finanzieri del Gruppo di Reggio Calabria, guidato dal maggiore Giovanni Andriani, che da tempo tenevano sotto controllo uno dei fratelli, già noto per coltivazione di marijuana.

I due pasticceri part-time e spacciatori praticamente a tempo pieno, negli anni, avevano messo in piedi un grosso giro di affari. Secondo quanto emerso dalle indagini, i fratelli compravano le spore dei funghetti allucinogeni in Olanda e le facevano spedire direttamente al negozio all’interno di pacchi anonimi.

Una volta entrati in possesso della merce, i due le coltivavano nel magazzino. Ma l’avviata azienda criminale disponeva anche di un’altra ed insospettabile struttura: la cucina. Era qui, infatti, che i fratelli preparavano le droghe sintetiche, pur essendo privi di una laurea o di una specifica preparazione nel settore chimico.

La Guardia di Finanza, nel corso del blitz, ha rinvenuto all'interno della pasticceria e dell’abitazione di famiglia 180 grammi di funghi allucinogeni, 11 grammi di pastiglie di amfetamina e derivati dell’oppio, 140 grammi di marijuana e oltre 1000 euro in contanti ritenuti essere provento della vendita delle droghe. I fratelli sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria e posti ai domiciliari.

Ma i guai per la famiglia non sono finiti qui.

I genitori dei ragazzi sono stati denunciati a piede libero per violazione della normativa igienico-sanitaria relativa alla produzione e alla vendita di alimentari. Nel magazzino, i proprietari conservavano in maniera impropria diversi kg tra preparato di pasticceria, granella di nocciola, farina di grano duro, cannella in polvere e mandorle affettate.

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