Renzi all'Onu: "Pronti a ruolo leader in Libia. No muri contro i migranti"

Il premier rilancia sulla crisi nordafricana e definisce l'Isis "un nemico alle porte". E a Bruxelles chiede di non cedere "alla paura"

Renzi all'Onu: "Pronti a ruolo leader in Libia. No muri contro i migranti"

Sono l'immigrazione e la minaccia del terrorismo i due argomenti su cui si concentra l'intervento del presidente del Consiglio Matteo Renzi all'assemblea generale delle Nazioni Unite.

Due tematiche di cui parla come rappresentante di quello che definisce "un popolo generoso e responsabile, che si impegna nel salvataggio di migliaia di fratelli e sorelle nel cuore del Mediterraneo", ma anche preoccupato da situazioni di cirisi come quella libica, già metta sul tavolo nella riunione sul tema del terrorismo presieduta dagli Stati Uniti.

Il presidente del Consiglio parla della crisi dei migranti, sostenendo che non sono tuttavia i numeri a spaventare e attaccando la politica dei muri, "intollerabile in Europa", aggiungendo che il problema è "la paura" e che Bruxelles dovrebbe ricordarsi della sua missione "abbattare i muri" e non "vederne sorgere di nuovi".

Dietro alla crescente marea di migranti diretti in Europa c'è un Medio Oriente ingolfato in una serie di crisi complesse e soprattutto su una di esse, sulla Libia, Renzi si fa portavoce di un'Italia "pronta a un ruolo guida". Un tema su cui il governo batte da mesi, "preso atto del fallimento dell'inerzia in Siria" e ritenendo necessario avere "il coraggio di guardare in facia la realtà; l'Isis è un nemico pericoloso alle porte".

Sulla guerra civile siriana la visione del governo non si discosta da quella della Casa

Bianca. E ricorda anche il ruolo dei Carabinieri nella formazione delle forze di polizia in Iraq. Poi un passaggio sulla pena di morte e una citazione del Papa, ricordando che "continua l'impegno dell'Italia per la moratoria".

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