Nemmeno gli avvertimenti dell'Europa, pronta a bocciare la manovra annunciata ieri sera in pompa magna dal governo italiano, fanno perdere la faccia tosta a Matteo Renzi.
"Sono curioso di capire quali rilievi potrà fare l'Ue", ha detto il presidente del Consiglio al Tg1, rispondendo invece per le rime alla Commissione: "L'Ue vuole discutere le nostre spese sull'immigrazione? Ho una brillante idea: inizino a darci una mano, visto che stanno prevalendo gli egoismi e non la solidarietà. Appena l'Ue inizierà a darci una mano sull'immigrazione, vedrete che le spese si abbasseranno".
E continua il suo spot elettorale in vista del referendum: "Dopo tanti anni in cui i politici prendevano soldi ai cittadini la legge cerca di restituire un po' di risorse", dice, "Certo, i tempi sono difficili, non è facile fare tutto quello che avevamo in testa, ma ci sono 2 miliardi di euro in più per la sanità; più soldi per le pensioni, 7 miliardi in tre anni; si dice basta con il meccanismo assurdo di Equitalia, giusto pagare tasse ma non si può pensare che il fisco faccia i soldi con gli interessi vessatori", prosegue Renzi. Il premier conclude sottolineando che "ci sono misure per la competitività, purché gli imprenditori i soldi li mettano in azienda, non in tasca. Un passo in avanti, come stiamo facendo ormai da tre anni.
Come fanno le opposizioni a dire No all'aumento dei soldi alla sanità, No all'abolizione di Equitalia, No all'aumento delle pensioni. Non si può sempre e solo dire No. Spero che diano il loro consenso almeno sui singoli provvedimenti come la sanità e le pensioni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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