Nove persone salvate (più le due raggiunte e salvate nei primissimi momenti del soccorso), cinque cadaveri recuperati, 23 dispersi. È il bilancio provvisorio della tragedia dell’hotel Rigopiano di Farindola, travolto da una slavina alle pendici del Gran Sasso. Con un lavoro incessante andato avanti tutta la notte alla luce delle fotoelettriche, i vigili del fuoco hanno recuperato due donne e due uomini che si aggiungono ai quattro bambini e alla donna estratti ieri: si continua a scavare per portare fuori un uomo che rimane ancora sotto la neve. La speranza - spiegano alcuni soccorritori - è ancora tanta anche se in questo momento non sono state captate altre voci.
A complicare i soccorsi contribuiscono le cattive condizioni meteo, con la neve tornata a cadere nel corso delle ultime ore, la nebbia che impedisce agli elicotteri di alzarsi in volo e il pericolo di nuove slavine impossibile da escludere secondo gli esperti. Tutti i sopravvissuti sono complessivamente in buone condizioni fisiche, e assistiti da team di psicologi: solo uno, Giampaolo Matrone, 34enne di Monterotondo (Roma), è stato sottoposto a un intervento chirurgico a un braccio e sta bene.
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