Cronache

Roma, gli occupanti non si arrendono: "Torneremo in piazza"

Gli immigrati sgomberati dal palazzo di via Curtatone e da piazza Indipendenza non accettano le soluzioni del Comune di Roma. Continua la favela in piazza Venezia

Roma, gli occupanti non si arrendono: "Torneremo in piazza"

A due settimane dai fatti di piazza Indipendenza e una dall’allestimento della favela in piazza Venezia, nulla è cambiato. Ancora bivacco, proteste ed attese. Attese che sembrano destinate a non risolversi neanche oggi.

In piazza Madonna di Loreto, all’ombra dell’Altare della Patria, dei 57 migranti identificati nel corso dell’ennesima operazione di sgombero, solo la metà ha accettato le soluzioni alloggiative offerte dal Comune di Roma. Gli altri, invece, si ostinano a rimanere in strada. Verso le 9:30 sono 27 le persone effettivamente caricate su un autobus Atac diretto nei centri di accoglienza di Casalotti e via Casilina. Ma gli operatori del Dipartimento delle politiche sociali, intervenuti sul posto, sono ottimisti e spiegano: “Quasi tutti hanno accettato le soluzioni alloggiative temporanee”.

Non è vero. Lo zoccolo duro degli ex occupanti di via Curtatone non molla e rivendica: “Vogliamo garanzie, vogliamo muoverci tutti assieme e non vogliamo dividere le famiglie”. Le trattative proseguono serrate per qualche ora, si cerca di convincere i “rimasti” ad unirsi a chi è già partito alla volta delle strutture di accoglienza. Poi, però, arriva la doccia fredda.

Le soluzioni offerte da Palazzo Senatorio non sono sufficienti, né per chi ha già lasciato piazza Madonna di Loreto, né per chi resta a presidiare la piazza. Ad annunciarlo sono i “Blocchi precari metropolitani” che, dal loro profilo Twitter, rivelano: “I rifugiati deportati stanno tornando in piazza”. Sarebbero “solo 4” i posti disponibili “dei 57 millantati” dal Campidoglio. Tutto da rifare insomma. Stamattina è andato in onda un film già visto, un nuovo sgombero spot.

Dopo le polemiche che hanno accompagnato la “liberazione” dell’immobile di via Curatone, l’Amministrazione capitolina ha dato ancora prova della sua incapacità, collezionando l’ennesima gaffe.

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