Stupratore e assassino romeno minaccia il giudice: "Vi uccido tutti"

Indagine su un 32enne rumeno accusato di aver ucciso un uomo e violentato la sua compagna nel 2014, a Salerno. Intanto, il pm ha chiesto per lui la pena dell'ergastolo

Stupratore e assassino romeno minaccia il giudice: "Vi uccido tutti"

Imputato per l’omicidio di un giovane e la violenza sessuale sulla compagna, tenta di protestare la sua innocenza e avrebbe minacciato di morte magistrati e parti civili in una delle udienze a porte chiuse del processo. E il pm chiede per lui la detenzione a vita. Arriva, infatti, la richiesta del pubblico ministero per il protagonista dell'episodio, Ionut Alexa, 32 anni, rumeno, imputato per l’uccisione di Natalino Migliaro e lo stupro della fidanzata avvenuti a Battipaglia, in provincia di Salerno, nell’ottobre 2014. Per lui la pubblica accusa ha chiesto la pena dell’ergastolo.

Alexa è accusato di aver pestato a morte il 30enne e di aver abusato della ragazza che era con lui nell’auto parcheggiata in una piazzola. Incastrato dal dna ricavato dalle tracce di sperma, il rumeno è inchiodato anche all'accusa di averne stuprato la fidanzata. Lui, però, a più riprese s’è professato innocente avanzando ipotesi che nel dibattimento non sembrano aver retto minimamente. La rabbia dell’imputato è più volte esplosa in aula, anche in passato quando si è reso protagonista di alcuni battibecchi con i familiari delle vittime. E ora spuntano le presunte minacce nell’udienza a porte chiuse alla corte d'Assise di Salerno quando, messo di fronte alle accuse, avrebbe minacciato di morte i presenti: "Vi uccido tutti". Stando a quanto riporta La Città di Salerno, c’è un’inchiesta su questo inquietante episodio.

Il tremendo fatto di cronaca di cui è imputato Ionut Alexa s’è verificato poco più di due anni fa. Avrebbe pestato, armato di bastone, il giovane salernitano davanti agli occhi della fidanzata, poi brutalizzata. Migliaro morì in ospedale, dopo due mesi di agonia.

Il rumeno, già noto alle forze dell’ordine per precedenti relativi allo sfruttamento della prostituzione e reati contro la persona, fu destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’aprile del 2015. Per lui, ieri, il pm ha chiesto l’ergastolo. La sentenza è attesa per gennaio.

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