Scettro in mano e soldi in aria: così il trafficante di immigrati fa festa

Faceva arrivare dall'Africa giovani donne per farle prostituire in Italia. Su Facebook si vantava delle ricchezze accumulate portando gli immigrati nel nostro Paese

Il trafficante di migranti, Collins Omoregbe
Il trafficante di migranti, Collins Omoregbe

Tratta di persone, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e sfruttamento dei minori. Le accuse e le ipotesi di reato sono molte. Al termine di una approfondita inchiesta, la Dda della procura di Catania ha scoperto la tratta delle africane, che arrivavano in Italia su barconi carichi di immigrati per essere avviate alla prostituzione. A gestire questi traffici c'erano due nigeriani, Queen Enaye (38 anni) e Collins Omorgbe (31 anni) che, questa mattina, sono stati fermati a Trento, dagli agenti della squadra mobile etnea.

Le indagini sono state avviate lo scorso 11 ottobre dopo lo sbarco di 134 immigrati nel porto di Catania. Tra questi erano presenti anche tre nigeriane minorenni che erano state "comprate" da Queen Enaye, la maman. Sotto la minaccia di riti "Ju Ju" e del più temuto "Aielalla", le giovani avrebbero dovuto riscattare la propria liberazione versando alla donna 30mila euro a testa. Soldi che avrebbero dovuto guadagnare prostituendosi. Per la prima volta vittima le indagini ha potuto avvertare anche la tratta di un giovane africano che la coppia aveva fatto arrivare in Italia per avviarlo all'accattonaggio. Un'operazione che era costata circa 6mila euro.

Collins Omoregbe è stato fermato, insieme alla convivente e connazionale Queen Enaye, a Trento. A farla scoprire è stata proprio l'ostentazione delle ricchezze accumulate grazia alla tratta delle giovani nigeriane. Durante una festa, vestito con un mantello rosso, con in testa un cappello di una nota griffe di moda, e uno scettro in mano, lanciava in aria banconote e mazzette di soldi mentre camminava e danzava tra gli invitati di una festa (guarda il video).

Gli attimi sono contenuti in un video che lo stesso trafficante di immigrati aveva postato su Facebook. "Durante l'esecuzione del fermo nella sua abitazione - hanno fatto sapere gli agenti di polizia di Catania e Trento - abbiamo trovato lo scettro che teneva in mano".

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