Stavs giocando con il telefono cellulare in classe, così il professore si è visto costretto ritirare e sequestrare l'apparecchio. Una mossa che un giovane studente non ha digerito e così ha denunciato l'istituto in cui è iscritto.
La vendetta della studente
Il professore gli ha preso e sequestrato il cellulare durante la lezione, poi l'ha messo in una cassaforte per restituirlo ai genitori a tempo debito. Peccato che lo studente si trovava a casa da solo e i genitori erano via per le vacanze, e non potendo contattare il figlio, si sono allarmati. Il 18enne, protagonista di questa vicenda, si è rivolto ai Carabinieri di Treviso. Il ragazzo ha quindi denunciato l'istituito Duca degli Abruzzi, liceo statale di Treviso. Come si legge su Il Gazzettino, le ipotesi formulate nella denuncia sono di sequestro illegittimo e abuso di potere.
Immediato l'intervento di Elena Donazzan, assessore regionale all'istruzione: "A scuola non deve prevalere il codice civile o il codice penale. Queste sono le regole del vivere. In una comunità educativa, e questo la scuola dovrebbe tornare ad essere, ci devono essere regole interne".
Non è dello stesso parere Fabio Capraro, avvocato penalista trevigiano: "Il ritiro del telefonino, soprattutto ai maggiorenni, costituisce una forma di sequestro improprio che non può essere esercitato dal docente. Fermo restando la legittimità di un'eventuale sanzione prevista dal regolamento scolastico".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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