Cronache

Sfera Ebbasta indagato per istigazione all'uso di sostanze stupefacenti

Dopo la tragedia nella discoteca di Corinaldo, il trapper è indagato dalla Procura di Pescara per istigazione all'uso di sostanze stupefacenti

Sfera Ebbasta indagato per istigazione all'uso di sostanze stupefacenti

La tragedia avvenuta nella discoteca Lanterna Azzura di Corinaldo la notte fra il 7 e l'8 dicembre sta facendo soffrire ancora le famiglie delle sei vittime. I genitori di quei ragazzini non riescono a darsi pace e nemmeno quel marito che ha perso la moglie che con il suo corpo ha fatto da scudo alla figlia. Solo dolore. Dopo dieci giorni di silenzio, anche il trapper Sfera Ebbasta aveva affidato ai social un lungo sfogo. Si diceva sconvolto per la tragedia. Senza parole. Ma dopo poco la sua attività è ripresa e ora arrivano i "guai".

Dopo la denuncia della madre di una vittima che accusa Sfera Ebbasta di "postare foto da idiota. Se davvero eri così addolorato, saresti dovuto venire sul posto a vedere che era successo", il cantante trap è indagato dalla Procura di Pescara per istigazione all'uso di sostanze stupefacenti. Il fascicolo - secondo quanto riporta il quotidiano Il Centro - è stato aperto dopo l'esposto presentato da due senatori di Forza Italia, Lucio Malan e Massimo Mallegni.

I due parlamentari hanno depositato la denuncia alla Procura pescarese in quanto il capoluogo adriatico è stato tappa del tour del cantante. Nel mirino sono finiti i testi delle sue canzoni, pieni di riferimenti all'uso e allo spaccio di droga.

Esposti a 18 Procure

"Abbiamo presentato esposti a diciotto Procure della Repubblica - si legge sul sito del senatore di FI Lucio Malan - sul contenuto delle esibizioni del cantante trap Sfera Ebbasta chiedendo di verificare se in essi si possa ravvisare il reato di istigazione e proselitismo all'uso di sostanze stupefacenti". Dopo questo esposto, quindi, la procura di Pescara ha aperto un fascicolo ipotizzando a carico del cantante trap il reato di istigazione all'uso di sostanze stupefacenti.

I due senatori si sono rivolti alle Procure appellandosi all'articolo 82 della legge 309/1990 sulla droga che "punisce chiunque pubblicamente istiga all'uso illecito di sostanze stupefacenti o faccia attività di proselitismo per tale uso ovvero induce una persona all'uso medesimo - sottolineano Malan e Mallegni -. La pena è aumentata se il fatto è commesso nei confronti di persone di età minore. Ebbene, i testi di Sfera Ebbasta, accanto alle frequenti oscenità, si riferiscono pressochè tutti all'uso di droghe e spesso al loro spaccio, senza mai accennare alla negatività di tali pratiche, anzi prospettando tale stile di vita come simbolo di successo".

E ancora: "Nel suo seguitissimo profilo Instagram, in una foto su quattro lo si vede con una sigaretta 'artigianale' in mano sempre accesa, tranne in una dove la sta preparando. In altre due immagini, accanto a lui ci sono grossi contenitori pieni di foglie che o sono di cannabis o alludono ad esse, in altre due ha in mano una bibita violetta, che allude al 'purple drink' alla codeina che, secondo un articolo citato anche da Wikipedia, proprio lui ha reso celebre in Italia. Poco importa che il signor Boschetti (Sfera Ebbasta, ndr) fa o no uso di droga: il personaggio che appare pubblicamente propone il consumo di droga sotto varie forme, e peraltro anche la guida sotto l'effetto di alcoolici e stupefacenti come modello positivo. La nostra opinione - si legge sul sito di Malan - è che la legge si riferisca proprio a questo tipo di comunicazione, a maggior ragione quando si rivolge a giovani e giovanissimi, persino bambini che, si vede in video postati dal 'cantante' su Instagram, conoscono a memoria le sue 'canzoni'. Abbiamo esposto tutto questo alle Procure della Repubblica che hanno la competenza sulle località dove Sfera Ebbasta si è esibito. Ora attendiamo le decisioni dei magistrati, ma speriamo nel frattempo di mettere in guardia i genitori che - concludono Malan e Mallegni - spesso pensano che la 'trap music' sia solo un nuovo stile musicale diverso. Non è così.

La stessa parola 'trap' deriva dalle 'trap houses', cioè le case dove si spaccia droga".

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