In Sicilia il primo parco giochi al mondo vietato a Facebook

Stop a telefoni e chat o scatterà una multa simbolica per finanziare iniziative di solidarietà. Un cronometro misurerà il tempo passato lontano dal proprio smartphone. L’appello dei promotori: "Aiutateci a crescere, è ancora possibile effettuare donazioni"

In Sicilia il primo parco giochi al mondo vietato a Facebook

A Balestrate, nel palermitano, nascerà il primo parco giochi al mondo vietato ai social. Una limitazione a Facebook, Instagram e Whatsapp per ritornare a prendersi cura del proprio tempo. Telefonini banditi, divieto di chattare, social e siti web off limits. Chi sgarra dovrà pagare una multa simbolica che aiuterà, nel prossimo futuro, il parco a crescere e ad autofinanziarsi. L’idea è di un comitato di genitori che ha realizzato il progetto e che grazie ad una raccolta fondi di enti pubblici e privati vuole dare l'inizio ad un percorso virtuoso. Il perché è presto detto, l'idea è quella di non bandire i social perché brutti e cattivi ma solo di spiegare ai più piccoli che esiste una realtà digitale una realtà legata invece, al piacere del gioco e della socialità. Il parco sorgerà nell’atrio di una scuola elementare e sarà accessibile a tutti. Costo dell'iniziativa circa 80 mila euro necessari per bonificare la zona, sistemare l'area e acquistare gli arredi che serviranno a dilettare i bimbi dai 3 anni in su. Previsti alberi, pavimentazione con erba naturale, panchine e gazebo in legno, illuminazione a energia solare, giostre, scivoli e altalene accessibili a tutti e senza barriere architettoniche.

All’ingresso un armadietto servirà a depositare telefoni, tablet e tutti gli strumenti elettronici che possano distrarre grandi e piccoli. Un cronometro scandirà il tempo che si è passati disconnessi dalla realtà virtuale. Una sfida in una società sempre più connessa. “È un invito alla socialità – dicono i genitori che stanno curando il progetto – un modo per tornare a stare insieme, a dialogare, a essere presenti l’uno con l’altro. Ormai è normale ritrovarsi alla fermata dell’autobus, in casa, a una festa, e accorgersi che intorno stanno tutti con lo sguardo calato verso un telefono. Vogliamo regalare un mondo nuovo e una nuova prospettiva soprattutto per i più piccoli”.
Il parco vuole essere inclusivo e soprattutto avvicinare le generazioni. Una parte della pavimentazione sarà riservata ai giochi di una volta per avvicinare i bambini agli anziani.

Il parco giochi ospiterà anche una raccolta fondi permanente che sarà alimentata dalle libere donazioni dei visitatori. Per realizzare il progetto servono però ancora tanti fondi, l'appello lanciato dal comitato dei genitori è quello di effettuare donazioni.

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