Strage in mare, tutti i precedenti

L'incidente in mare aperto costato la vita a centinaia di persone che tentavano di raggiungere le coste dell'Italia, è solo l'ultimo di una lunga serie di tragedie

Strage in mare, tutti i precedenti

Numerosi sono i "viaggi della speranza" finiti in tragedia. Ecco alcuni precedenti:

- 13 aprile 2015: un barcone si capovolge a circa 80 miglia dalle coste della Libia. Nove i morti e 144 i migranti portati in salvo.
- 4 marzo 2015: un barcone si rovescia nel Canale di Sicilia e sono 10 le vittime accertate.
- 11 febbraio 2015: ventinove migranti muoiono assiderati in un naufragio a cento miglia da Lampedusa. L’imbarcazione era partita dalla spiaggia di Tripoli con altri tre gommoni con a bordo almeno cento persone su ogni mezzo. I superstiti parlano di centinaia di vittime oltre a quelle recuperate
- 19 luglio 2014: tragedia a largo di Lampedusa. Diciotto profughi muoiono asfissiati nella stiva di un barcone a circa 80 miglia dall’isola.
- 29 giugno 2014: un barcone con a bordo circa 600 migranti e 45 cadaveri viene soccorso dalla Marina militare.
- 3 ottobre 2013: al largo delle coste di Lampedusa si consuma una vera e proprio strage: in un naufragio muoiono 366 migranti.
- 30 settembre 2013: tredici migranti muoiono in uno sbarco sulla spiaggia di Sampieri, a Scicli, nel tentativo di raggiungere la costa. Presi a cinghiate i migranti, tutti uomini, erano stati costretti dagli scafisti a buttarsi in mare. Gli immigrati, circa 200, avevano raggiunto la costa ragusana a bordo di un peschereccio che si è arenato a pochi metri dalla riva.

- 10 agosto 2013: sei migranti muoiono sulla spiaggia del lungomare della Plaia di Catania, vicino al "Lido Verde", annegando nel tentativo di raggiungere la riva. Sull’imbarcazione arenatasi a circa 15 metri dalla riva, viaggiavano oltre 100 extracomunitari, soccorsi dalle forze dell’ordine e dalla guardia costiera e trasferiti nel porto di Catania per l’identificazione e i soccorsi.
- 11 ottobre 2012: trentaquattro migranti, tra cui sette bambini e undici donne, sono le vittime di un naufragio a 70 miglia da Lampedusa. Il barcone su cui viaggiano si capovolge mentre i migranti si muovono per farsi notare da un elicottero in ricognizione. Circa 206 migranti vengono invece portati in salvo dalla Marina Militare.
- 1 agosto 2011: venticinque profughi, tutti uomini e non ancora trentenni, muoiono asfissiati nella stiva di un barcone partito dalle coste libiche verso Lampedusa. I cadaveri vengono scoperti dagli uomini della Guardia costiera una volta terminato il trasbordo degli extracomunitari.
- 19 maggio 2011: tragedia sfiorata per oltre 400 profughi partiti dalla Libia. A bordo del barcone in legno, a circa 20 miglia dalla costa di Lampedusa, si sviluppa un principio di incendio, spento solo grazie all’intervento di 4 finanzieri saliti a bordo prima di effettuare il trasbordo dei migranti.

- 8 maggio 2011: 527 profughi vengono salvati in extremis a Lampedusa da un barcone incagliato sugli scogli che rischia di capovolgersi, ma tre di loro, tutti giovanissimi, non ce la fanno e muoiono a un passo dal traguardo. I cadaveri vengono recuperati incastrati sotto il barcone a Cala Francese: due immigrati muoiono per annegamento, uno per schiacciamento.
- 6 aprile 2011: un barcone partito dalla Libia con 300 persone a bordo si ribalta nel canale di Sicilia a causa delle cattive condizioni del mare. A più di 12 ore dalla tragedia sono 51 le persone tratte in salvo mentre i dispersi da quanto emerge dal racconto dei superstiti sono oltre duecento.
- 3 aprile 2011: i corpi di 70 migranti morti probabilmente durante una traversata per raggiungere, forse, le coste italiane vengono
recuperati al largo della Libia, nei pressi di Tripoli.
- 30 marzo 2011: nella notte tra il 29 e il 30 marzo un barcone con a bordo 17 immigrati partiti dalla Libia affonda a largo di Lampedusa. A raccontarlo sono i sei superstiti, secondo cui sarebbero annegati 11 loro compagni durante la navigazione.

- 14 marzo 2011: nel canale di Sicilia affonda un barcone con a bordo una quarantina di tunisini. Solo cinque di loro riescono a salvarsi, gli unici che sapevano nuotare, salendo su un altro barcone diretto a Lampedusa. A raccontare i particolari del naufragio sono gli stessi superstiti appena sbarcati a Lampedusa. Tre dei naufraghi vengono trasferiti nella Guardia medica. Il natante si sarebbe ribaltato subito dopo la partenza da Zarzis, in Tunisia.
- 4 marzo 2011: un barcone che trasporta 30 immigrati nordafricani naufraga nel Canale di Sicilia, a circa 40 miglia dalla coste del trapanese tra Marsala e l’isola di Marettimo. I migranti sono soccorsi dal motopesca mazarese Alcapa, ma durante le operazioni di trasbordo quattro di loro finiscono in mare, a causa del maltempo.

Due vengono subito recuperati dai marinai del peschereccio mazarese, altri due invece scompaiono tra le onde del mare in tempesta.
- 16 febbraio 2011: nel canale di Sicilia scompare un barcone di circa 45 metri con a bordo forse oltre 200 immigrati.

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