Studente di 26 anni picchiato da branco perché omosessuale

Uno studente iracheno di 26 anni è stato vittima di un pestaggio da parte di 3 sconosciuti perché avrebbe dichiarato di essere omosessuale

Studente di 26 anni picchiato da branco perché omosessuale

"Sono gay" e lo pestano a sangue, fino a spaccargli il naso. Questa la terribile vicenda di cui è stato vittima uno studente di 26 anni, appena qualche settimana fa. L'ennesimo episodio di violenza ai danni di un ragazzo omosessuale.

Stando a quanto si apprende dalle pagine del quotidiano La Repubblica, un giovane iracheno di 26 anni sarebbe stato colpito con calci e pugni da tre sconosciuti, in pieno centro a Firenze.

Il 26enne era di ritorno a casa quando due giovani lo avrebbero pungolato lungo il cammino. "Cosa hai da guardare?", la domanda posta con tono irriverente e provocatorio. Lo studente avrebbe risposto loro di essere omosessuale e così si è consumata la violenza. Uno dei due malintenzionati gli ha messo le mani al collo, quasi volerlo strangolare, poi lo ha scaraventato in terra. A qual punto, sembra sia sopraggiunta anche una terza persona per partecipare al pestaggio. Così, mentre due gli tenevano ferme le mani e i piedi, un altro lo prendeva a calci e pugni in faccia. Terminato l'assalto, il branco se l'è data a gambe levate lasciando la vittima insanguinata sull'asfalto. Racimolate le poche forze, il ventiseienne si è recato presso il pronto soccorso dell'ospedale di Santa Maria Nuova, dove i medici gli hanno diagnosticato una rottura del setto nasale. Il ragazzo ha denunciato i fatti alla polizia e, adesso, gli agenti sono al lavoro per identificare gli aggressori.

Immediata la solidarietà di Sara Funaro, assessore ai Diritti e le pari opportunità del comune di Firenze che ha condannato con fermezza il vile pestaggio. "È inaccettabile leggere di fatti così gravi come quello del ragazzo picchiato perché gay. Purtroppo c'è ancora molto da lavorare sul tema dei diritti e del rispetto delle persone - afferma - Firenze ha sempre portato avanti battaglie sul rispetto dei diritti e delle differenze con azioni concrete e di sensibilizzazione come il festival dei diritti che si svolge proprio in questi giorni.

Questi fatti sono da condannare senza se e senza ma e dobbiamo far sentire la nostra voce sempre più forte. La solidarietà mia, della giunta e dell'amministrazione comunale alla vittima di questa aggressione vergognosa".

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