Resta in carcere Giuseppe Franco, il militare accusato di avere violentato nel quartiere romano di Prati una ragazzina di quindici anni dopo essersi spacciato per un agente di polizia.
Secondo il gip, che ha convalidato l'arresto per pericolo di fuga e reiterazione del reato, il 31enne aveva pianificato lo stupro: "Ha individuato una ragazza palesemente minorenne, ha esibito un tesserino per accreditarsi come rappresentante delle forze dell’ordine e ha persuaso la minore esercitando la forza solo nei momenti in cui la ragazzina tentava di ribellarsi", scrive il giudice nell'ordinanza, "Ha senz’altro ha approfittato dell’orario notturno e del luogo in cui appartarsi, da lui senza dubbio conosciuto". Il pericolo di fuga sussiste invece dal momento che Franco "ha cercato di far perdere le proprie tracce e che avendo fatto numerose missioni all’estero potrebbe conoscere i luoghi in cui rifugiarsi".
E mentre le autorità militari si chiudono in un "no comment", tra i colleghi della Marina si chiede di far luce: "Chi ha sbagliato deve pagare.
La giustizia deve fare il suo corso sia sul fronte ordinario che su quello militare", dice un militare, "Non vorremmo un altro Parolisi", ha aggiunto un sottotenente. E ancora: "Per la Marina è una cosa tremenda che getta un'ombra nella forza armata ai danni di quanti lavorano bene ogni giorno", Ha tradito i nostri valori e ha macchiato la divisa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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