Cronache

Lo stupratore di Segrate? Ha commesso anche 10 rapine brutali

Ha diversi alias lo stupratore di Segrate, già in carcere per la violenza sessuale. A suo carico ora anche l'accusa per 10 rapine a Monza

Lo stupratore di Segrate? Ha commesso anche 10 rapine brutali

Lo stupratore di Segrate, già in carcere, è anche destinatario di un provvedimento di fermo per aver commesso, con due complici, 10 rapine tra Monza e Sesto San Giovanni, dal 29 dicembre al 10 gennaio scorso. L'uomo è stato individuato con un lungo lavoro di indagine ed è emerso che sia proprietario di diversi alias. Per la violenza sessuale ai danni della 44enne di Segrate, l'uomo è stato identificato in Hamza Sara, 31 anni e originario della Libia. Per le rapine di Monza, invece, la magistratura lo ha indivuato come Atoub Garrad, 27 anni e nato in Marocco. L'uomo per altro, è stato destinario di un provvedimento di espulsione alcuno tempo fa, provvedimento mai attuato. Il filo conduttore dello stupro e delle rapine è la violenza con la quale l'uomo ha agito.

Le rapine di Monza e Sesto San Giovanni sono state compiute tra il 29 dicembre al 10 gennaio scorso. L'ultima, quindi, due giorni prima dello stupro. Il gip Roberto Crepaldi, ha convalidato il fermo e disposto la misura cautelare per lo stupro. Nel suo provvedimento, il gip ha sottolineato la sua "inclinazione a fare uso della violenza per raggiungere un minimo, o comunque del tutto sproporzionato alla sua brutalità, lucro personale". Proprio per questo motivo il pm di Monza Michela Versinni, il 17 gennaio, ha firmato un decreto di fermo nei confronti dell'uomo senza sapere, per via del nome diverso, che era già in cella. Dopo alcune verifiche, il provvedimento è stato consegnato all'uomo a San Vittore.

Le rapine delle quali è accusato l'uomo, che poi sono state ricostruite dagli inquirenti, sono di una violenza non comune. Le accuse, per altro, non sono solo per rapina ma anche per lesioni e sequestro di persona. Tra i diversi episodi che gli vengono contestati, uno dei più brutali è avvenuto lo scorso 29 dicembre, quando lui e i suoi complici hanno trascinato fuori da un'auto due ragazze. E non le hanno solo rapinate delle borse e dei cellulari, ma hanno anche rubato la loro automobile.

Il 10 gennaio, invece, per rapinare un uomo e portargli via anche l'auto, lo hanno violentemente colpito alla testa con il calcio della pistola e, non paghi, gli hanno anche sferrato un violento calcio sul fianco destro. Ma quello stesso giorno, si sono resi responsabili di una ulteriore rapina, stavolta compiuta ai danni di un settantenne presso distributore di carburante. Gli hanno rubato tutto, compresa l'automobile.

Lo hanno minacciato con l'arma ma lo hanno anche costretto a mettersi al volante perché nessuno dei tre era in grado di guidare la vettura per via del cambio automatico.

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