La svolta nella celere: porte aperte alle donne

Via libera del Viminale: previsto l'atrrivo di 500 "celerine" addestrate a Nettuno

La svolta nella celere: porte aperte alle donne

Rivoluzione al Reparto mobile della Polizia di Stato. Ora le "quote rosa" sono realtà. Dopo una riuinione con i sindacati degli agenti, i tecnici del ministero dell'Interno hanno infatti dato il via libera all'ingresso delle donne nella celere. Arrivano le "celerine", dunque. Come annuncia Cristiana Mangani sul Messaggero, saranno almeno 500 unità e andranno a rafforzare i quindici presidi presenti in tutto il Paese.

Dai tempi di Antonio Manganelli si discute sull'opportunità di aprire le porte alle donne. Recentemente, poi, la bocciatura della domanda di un commissario di Catania che avrebbe voluto farsi assegnare al Reparto mobile ha fatto scattare i timori di eventuali ricorsi al Tar. Da qui il via libera del Viminale. Dopo tutto non c'è alcuna legge che sbarri le porte della celere alle donne. Non solo la presenza femminile è una realtà sulle volanti già da diversi anni, ma anche negli stadi molte funzionarie vengono impiegate per le operazioni di "filtraggio" (intervengono quando bisogna perquisire altre donne). Adesso è venuto a cadere anche il baluardo della celere.

"Si tratta di una novità positiva che salutiamo con favore - ha dichiarato Massimo Montebove, portavoce nazionale del Saqp - la polizia di Stato è storicamente all'avanguardia nella battaglia per i diritti e per la parità di genere, le donne sono insostituibili in molti casi". insomma, a detta del Sap, l'arrivo delle donne nella celere è "solo una logica conseguenza".

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