Terremoto, il racconto di suor Mariana: "Sono stata salvata da un angelo"

Lei, suor Mariana, 32enne sopravvissuta al devastante terremoto che ha investito con particolare cattiveria Amatrice, Arquata del Tronto e Accumoli. Dopo lo choc iniziale è proprio la suora ha raccontare quegli attimi di terrore

Terremoto, il racconto di suor Mariana: "Sono stata salvata da un angelo"

Il terremoto, poi il volto ricoperto di sangue. Si rivede dopo ore, stesa a terra con gli occhi che guardano il telefono. Dolore e choc si mischiano sulla sua espressione. È il ritratto di suor Mariana. Più che un ritratto, è la fotografia simbolo della tragedia che ha colpito il Centro Italia.

La scossa di terremoto, poi il salvataggio

Lei, suor Mariana, 32enne sopravvissuta al devastante terremoto che ha investito con particolare cattiveria Amatrice, Arquata del Tronto e Accumoli. Dopo lo choc iniziale è proprio la suora ha raccontare quegli attimi di terrore. "All'inizio non ho capito cosa stava succedendo. Mi sono svegliata di soprassalto e ho visto che il mio letto era pieno del mio stesso sangue, perché un calcinaccio mi aveva ferito alla testa". Così si è svegliata dopo la prima scossa delle 3.36. Poi si è precipitata in balcone - la porta della sua camera era bloccata - e successivamente sotto il letto.

È rimasta lì fino all'arrivo del suo soccorritore, un ragazzo conosciuto nel convento di Amatrice che, come racconta su La Repubblica, "assiste una famiglia di anziani nostri ospiti. Non conoscevo il suo nome, non ci avevo mai parlato" precisa la suora. "Mi ha preso per un braccio e mi ha condotto fuori", ma mentre uscivano dal convento hanno "udito le voci disperate di suor Maria e suor Giuseppina. Urlavano che non riuscivano a respirare, e così siamo tornati indietro. Questo ragazzo ha rischiato la vita per dare una mano anche a loro". Ora le due suore sono ricoverate in ospedale, ma stanno bene. Purtroppo, come spiega suor Marianna: "Suor Cecilia, suor Agata e suor Anna dormivano al piano di sotto nella parte più vecchia del palazzo, che è crollato del tutto", quindi è difficile che siano sopravvissite al terremoto.

Dopo la tragica notte del terremoto suor

Mariana ha solo potuto prendere lo smartphone per contattare "le persone più care per chiedere loro di pregare per me e per Amatrice, perché con questo terremoto non sapevo come sarebbe finita".

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