Terrorismo, italiano convertito all’islam: “Ammazziamoli tutti”

Il 32enne italiano convertito all’islam radicale invoca la guerra santa in Italia e si dice pronto all’azione per “fare un po’ di pulizia”

Terrorismo, italiano convertito all’islam: “Ammazziamoli tutti”

"Facciamo un po’ di pulizia... si fa un po’ di pulizia a Milano, puliamo Milano. Qualsiasi cosa, puliamo la Calabria". Queste sono solo alcune delle inquietanti frasi, intercettate dalla polizia, pronunciate da Giuseppe D'Ignoti, il pregiudicato italiano di 32 anni convertitosi all’islam radicale ed arrestato con le accuse di apologia del terrorismo mediante strumenti informatici ed istigazione ad arruolarsi in associazioni terroristiche.

L’uomo, di origini catanesi, si era avvicinato al fondamentalismo islamico nel 2011 e da quel momento ha iniziato ad utilizzare i social network per propagandare idee e messaggi legati al fondamentalismo e al jihad.

D’Ignoti aveva iniziato una capillare campagna in particolare su WhatsApp, sollecitando alla guerra santa in Italia. Ai partecipanti, il 32enne inviava video ed immagini ritraenti gesta delle milizie dell'Isis, scene cruente di uccisioni e decapitazioni e anche i Nasheed, i tipici canti che inneggiano all’autoproclamato Stato islamico ed al Jihad.

L’uomo, inoltre, aveva costretto la propria compagna a seguirlo nella sua scelta religiosa, obbligandola a portare il velo e a vedere immagini e video di esecuzioni di "infedeli".

Nelle intercettazioni, si può ascoltare il suo interlocutore dall’accento arabo che, forse sospettando di poter essere captato dagli apparati di sicurezza, lo redarguisce: "Stai un po’ zitto, zitto, non sto scherzando". Ma l’esaltato catanese replica quasi stizzito: "Mi conosco, è tutto scritto, non è un caso quello che mi succede".

In un altro dialogo, si nota la propensione di D'Ignoto a passare all’azione, organizzando un attacco terroristico di ampia portata: "Andiamo sul Sinai, prendiamo una casa, ci addestriamo, spariamo... ammazziamo tutti... in Italia... però sai che bello sentire i telegiornali...".

L'altro soggetto, però, lo avverte dei potenziali rischi del piano stragista: "Se entri in quel giro lì, sei costretto ad ammazzare la tua famiglia. Perchè se a un concerto va tuo fratello o tua sorella, tu sei obbligato a farti esplodere lì...".

Fortunatamente, le forze dell’ordine sono riuscite ad intervenire prima che il

32enne attuasse il suo folle progetto stragista. Nei confronti dell’italiano convertito all’islam e votato alla causa della guerra santa è stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Catania.

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