Coronavirus

"Trombosi? Non aumenta i rischi". Ecco lo studio che scagiona AstraZeneca

Secondo uno studio americano non vi sarebbe rischio di trombosi correlato al vaccino e il siero sarebbe efficace all’80% sui sintomi anche negli over 65. 100% di protezione sulla malattia grave

"Trombosi? Non aumenta i rischi". Ecco lo studio che scagiona AstraZeneca

Secondo uno studio condotto negli Stati Uniti, il vaccino prodotto da AstraZeneca sarebbe efficace al 79% e non causerebbe gravi effetti collaterali. Come riportato dal New York Times, gli studiosi hanno analizzato l’efficacia e la sicurezza del vaccino messo a punto da AstraZeneca e dall’Università di Oxford su 32.449 volontari presi negli Stati Uniti, in Cile e in Perù. Secondo quanto emerso dalla ricerca il vaccino è efficace al 79% nel bloccare i sintomi da Covid-19 e protettivo al 100% sulla malattia grave. Lo scorso anno, studi condotti in Gran Bretagna avevano dimostrato una efficacia del siero anglo-svedese del 62% con la somministrazione di due dosi intere.

L'efficacia del vaccino

Dallo studio americano non sarebbero neanche emersi problemi di sicurezza per quanto concerne il rischio di trombosi. Infatti, oltre alla buona tollerabilità del vaccino, il comitato indipendente per il monitoraggio e la sicurezza non ha rilevato un aumento del rischio di trombosi nei 21.583 partecipanti che hanno ricevuto almeno una dose del farmaco. I risultati della ricerca sono stati resi noti in un comunicato stampa diffuso dall’azienda farmaceutica, forse anche per cercare di porre rimedio al clima di sfiducia e preoccupazione che la sospensione precauzionale del vaccino decisa dall’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, aveva creato nella popolazione. Per il momento negli Stati Uniti non è stata ancora iniziata la somministrazione del vaccino di AstraZeneca, visto che il paese sta inoculando Pfitzer, Moderna e Janssen. Nei magazzini americani sono comunque conservate 30 milioni di dosi in caso di necessità.

Andrew Pollard, responsabile della sperimentazione del vaccino dell’Università di Oxford, ha spiegato alla Bbc che “tali risultati sono una grande notizia proprio perché dimostrano la notevole efficacia del vaccino in una nuova popolazione e sono affiancabili ai risultati degli studi condotti da Oxford”. Una parte dei volontari reclutati per lo studio ha ricevuto entrambe le dosi di vaccino, mentre altri il placebo a distnza di quattro settimane. Nel comunicato si legge che “questi dati mostrano che il vaccino è efficace al 79% contro i casi sintomatici di Covid-19 e al 100% contro quelli gravi o critici”. Non ci sarebbero neanche differenze per etnia o fascia di età. Infatti, tra coloro che hanno partecipato, il 79% era bianco/caucasico, l’8% nero/afroamericano, il 4% americano e il 4% asiatico, e il 22% dei partecipanti era ispanico. Circa il 20% dei volontari era over 65, e circa il 60% aveva patologie associate a un aumento del rischio di progressione di Covid-19 grave, come per esempio diabete, obesità grave o malattie cardiache.

Efficacia negli over 65

Dalla ricerca è emersa una efficacia pari sll’80% nei soggetti over 65. Il co-autore dello studio, Ann Falsey, professore di medicina presso l’University of Rochester School of Medicine, ha dichiarato: “Questi risultati riconfermano i risultati precedenti osservati negli studi AZD1222 in tutte le popolazioni adulte, è però molto confortante vedere per la prima volta risultati di efficacia simili nelle persone di età superiore ai 65 anni. Questa analisi convalida il vaccino AstraZeneca come un’alternativa di vaccinazione aggiuntiva oggi necessaria, che offre la certezza che gli adulti di tutte le età possano beneficiare della protezione contro il virus”. Da parte sua, l’azienda farmaceutica ha fatto sapere che continuerà a studiare i nuovi dati e che pubblicherà poi i risultati su una rivista scientifica.

Richiederà anche l’autorizzazione di emergenza dalla Food and Drug Administration.

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