Verdicchio Doc? No, vino qualunque: maxi sequestro a Perugia

Sequestri a Perugia e Ascoli Piceno: sigilli a 150mila litri di vino, titolare della cantina denunciato per frode

Verdicchio Doc? No, vino qualunque: maxi sequestro a Perugia

Ma quale Verdicchio Doc, vino tra i più antichi delle Marche. Era solo un falso. Così sono scattati il maxi sequestro del tarocco e una denuncia al proprietario di una cantina.

Secondo quanto riportato da PerugiaToday, l'Ispettorato della Tutela per la Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari di Emilia Romagna e Marche ha sequestrato 150 mila litri di vino bianco venduto in dame da 5 litri e etichettato come Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc. E invece era comune vino. Uno qualunque.

Le Procure di Ascoli Piceno e Perugia hanno convalidato i sequestri dell'operazione "Carte di Verdicchio", condotta in una Cantina di Cossignano e nella piattaforma di una catena di distribuzione a Monteprandone (Ascoli Piceno) e a Perugia.

Per il titolare è scattata la denuncia per frode in commercio, con l'aggravante della falsificazione di vino tutelato con marchio Doc. Il vino qualunque era finito sugli scaffali dei supermercati, con i consumatori convinti di acquistare del Verdicchio jesino originale. Ingannati, in buona sostanza.

Secondo la

ricostruzione de Il Messagero l'immissione del vino sul mercato avrebbe danneggiato i produttori di vero Verdicchio, che celebra i 50 anni di Doc, tanto che l'Istituto Marchigiano Tutela Vini si è rivolto ad uno studio legale di Grottammare per valutare la costituzione di parte civile.

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