Verso l'espulsione gli stranieri arrestati per violenza su donne

Il Viminale ha avviato le procedure per l'espulsione dei quattro stranieri che hanno commesso violenza sulle donne, come chiesto da una toga rossa

Verso l'espulsione gli stranieri arrestati per violenza su donne

La toga rossa segnala quattro stranieri arrestati per violenza sulle donne e il Viminale risponde. Che fosse un "assist" o una "critica" alle politiche messe in atto da Matteo Salvini, la lettera "non convenzionale" di Paola Di Nicola ha sortito i suoi effetti.

E il ministero ha immediatamente risposto al gip di Roma assicurando che le posizione dei quattro è ora al vaglio degli uffici del ministero e che all'esito dell'istruttoria saranno attivate le procedure di espulsione. Si tratta di un egiziano, un polacco, un cittadino del Bangladesh e un romeno, tutti a vario titolo accusati di violenza sulle donne. E a chiedere la misura dell'espulsione era stato proprio il giudice che da sempre milita in area di sinistra. "Si tratta di soggetti pericolosi", aveva scritto la Di Nicola, "hanno già commesso reati nel nostro Paese e per i quali è certa la reiterazione di delitti di violenza di genere alla luce della motivazione delle misure cautelari". Nella sua lettera il magistrato sottolineava in particolare "l'atteggiamento proprietario e predatorio rispetto al genere femminile che disprezzano, dileggiano, limitano nelle sue minimali forme di libertà, assoggettano, maltrattano, violano perché non ne riconoscono la dignità".

Così ora il Viminale ha richiesto il nulla osta dell'autorità giudiziaria attraverso il quale i quattro potranno essere rimandati ai paesi di provenienza.

"Una vicenda che mostra la possibilità di instaurare una proficua collaborazione con la magistratura in casi analoghi, anche al fine di agevolare l'allontanamento dal territorio di simili soggetti", fanno notare dal ministero stesso.

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