Il bosco dietro casa rischia di andare a fuoco? Da oggi potrete chiamare i carabinieri. Sembra una battuta, ma è una denuncia del sindacato dei Vigili del Fuoco Conapo, che lamenta la mancata allocazione delle risorse e dei mezzi appartenuti al disciolto Corpo Forestale dello Stato.
Da tempo sul piede di guerra con il governo, le rappresentanze dei pompieri hanno scritto una lettera aperta al ministro dell'Interno Marco Minniti chiedendo chiarimenti sulle modalità con cui sono state attribuite le dotazioni dell'ex Corpo Forestale. Che con la Legge Madia erano state assegnate ai carabinieri fatte salve "le competenze del medesimo Corpo forestale in materia di lotta attiva contro gli incendi boschivi e di spegnimento con mezzi aerei degli stessi da attribuire al Corpo nazionale dei vigili del fuoco con le connesse risorse". Pare logico.
Eppure Conapo denuncia che ai Vigili del Fuoco sarebbero stati assegnati solo 365 ex Forestali su 8mila. Non solo. Il segretario generale Antonio Brizzi lamenta anche l'assegnazione all'Arma dei carabinieri di alcuni mezzi antincendio. Tale attribuzione, secondo Conapo, "è palesemente in contrasto con i principi contenuti del D.lgs. 177/2016 il quale nella ripartizioni di compiti e funzioni del disciolto Corpo Forestale dello Stato attribuisce in via esclusiva la competenza dello spegnimento degli incendi boschivi, in concorso con le Regioni, al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, sia per quanto riguarda le operazioni a terra che con la flotta aerea".
La rappresentanza sindacale dei pompieri, già in agitazione per la mancanza di sufficienti risorse dedicate al Corpo Nazionale, chiede ironico di essere ammessa ai compiti di scorta istituzionale, missioni di pace all'estero e di essere inserita nella Dia.
Oggi peraltro i Vigili del Fuoco hanno manifestato a Roma davanti a Montecitorio chiedendo aumenti salariali
e soprattutto la sospirata parificazione delle indennità con gli altri operatori del comparto sicurezza. "Siamo stanchi di medaglie e pacche sulle spalle", è la parola d'ordine delle dimostrazioni (guarda il video delle proteste).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.