carabinieri

Se sei un giovane estremista che brandisce un estintore e un poliziotto terrorizzato cui trema la mano ti spara, e cadi a faccia in giù, allora le parti sono assegnate addirittura per un tempo che esce dalla quotidianità ed entra nella storia

Stefano Zurlo
L'arrivo delle salme alla camera ardente dei tre carabinieri. Foto Alessandra Lazzarotto

(La Presse) I feretri dei carabinieri morti nell'esplosione di Castel d'Azzano, nel Veronese, Valerio Daprà, Davide Bernardello e Marco Piffari, sono arrivati accompagnati da un lungo applauso della piazza sul sagrato della basilica di Santa Giustina, in Prato della Valle a Padova, dove si tengono i funerali di Stato. Ad accogliere le tre bare, avvolte dal tricolore, il picchetto d'onore. Sono entrati nell'abbazia, oltre alle più alte cariche dello Stato quali il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni e i presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Fontana, anche alcuni dei feriti, tra cui il carabiniere Domenico Gabriele Martella.

Redazione web
Strage casolare, i feretri dei carabinieri accolti dagli applausi a Padova

Che un'eurodeputata italiana definisca "comprensibili" gli assassini e dimentichi le vittime è una vergogna senza precedenti

Vittorio Feltri
La vergogna di chi piange i terroristi
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