Una sorta di mea culpa. Vittorio Sgarbi fa dietrofront su Nichi Vendola. "Ho molto riflettuto sulle mie intemperanti e violente riflessioni sulla vicenda di Nichi Vendola e del suo compagno. Non mi condivido", scrive il critico d'arte. Che poi ha aggiunto: "Non so se ho sbagliato, ma certamente mi sono occupato di questioni che non mi riguardano. Da questo punto di vista ho certamente sbagliato".
Tuttavia, Sgarbi non cambia la sua opinione: "La paternità e la maternità non sono un diritto, ricercarle con gli strumenti che oggi la scienza consente è una forma di egoismo".
Infine, Sgarbi scrive: "Che una coppia, come Vendola e il suo compagno sono, si preoccupi di aiutare un bambino che ha bisogno di loro, cercandolo,
adottandolo, proteggendolo, rinunciando, loro adulti, al loro bisogno di avere un bambino fatto a loro immagine somiglianza. Questo è il mio pensiero. E mi dispiace la violenza in cui l'ho espresso nella prima versione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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