A Cuba il tempo si è fermato

Come spiegare Cuba a chi non c'è mai stato? È più facile parlare di emozioni e sensazioni, di colori, sapori e di profumi che quest'isola ti lascia addosso e consigliare a chiunque di andarci, di persona e in fretta, prima che tutto cambi. Anche un viaggiatore fai da te può facilmente muoversi sull'isola, scegliendo tempi e modi con cui visitarla. L'ideale è privilegiare i piccoli paesi e le bellezze naturali che la costellano e cercare, soprattutto nei Paladar, case private che offrono un servizio di ristorazione, i gusti più tipici. Se nelle zone costiere primeggiano i piatti a base di aragosta e gamberi, il pollo e il maiale la fanno da padroni nelle aree centrali.
Ovunque si utilizzano frutta e verdura, prodotti di una terra fertile, dove i campi e le coltivazioni si distendono a perdita d'occhio. I piatti, colorati e saporiti, si accompagnano prevalentemente con cocktail e con birra, e solo i ristoranti offrono vino, soprattutto etichette italiane o del Cile. All'Havana, la città che racchiude in sé tutto il mondo come sono soliti dire lì, da non perdere i sapori locali e lo spettacolo dall'alto del centro storico offerti dal Paladar La Guarida, location del film Fragole e cioccolato, trasformato in ristorante da due artisti locali. Si trova al secondo piano di un antico e affascinante fabbricato, e le foto alle pareti documentano che Sean Penn, Jean-Paul Belmondo, Jack Nicholson e molti altri famosi sono stati qui, a provare le polpettine fritte di Malanga (tubero locale) cariche di aglio e cipolla, il platano (banana) fritto che sostituisce le nostre patatine, e un ottimo pollo arrosto in salsa di miele e limone. Tra i dolci il Quesillo de Coco con salsa de curry e la Mousse de Guayaba, un frutto locale, con Coulis de Naranja.
Bello fare merenda al Museo del Cioccolato, piccolo negozio con produzione in loco di dolci e bevande al cacao cubano, o sedersi la sera nella Piazza Vieja, a mangiare qualche stuzzichino alla Taberna de la Muralla, ricavata all'interno di un palazzo coloniale del XVIII secolo, dove in un foro al centro del tavolo viene piazzato un alto cilindro pieno di birra, dal quale si beve con lunghe e snodabili cannucce. È la birreria più famosa di Cuba, perché la produzione è locale.
Se vi alloggiate il Menù de los Famosos proposto dall'Hotel National, albergo di lusso dove alloggiarono e trafficarono Luck Luciano e Frank Costello, è da provare: è una selezione di piatti scelti dai grandi ospiti dell'albergo dal 1930 ad oggi. Tra i famosi: Sir Winston Churchill, Frank Sinatra, Tyron Power, Mohammed Ali, Daniel Mitterrand e pure Naomi Campbell. Anche La Terrazza, all'Habana del Este, è una meta golosa: Crema de mariscos (zuppa di zucca, patate, cavolo, gamberetti e tonno), enchilada di aragosta, e un dolcissimo gelato al miele tra i piatti forti di questo ristorante dove era solito pranzare Hemingway, spesso con Fidel Castro, dopo le sue battute di pesca. Al bar troneggia sul bancone un'antica macchina da caffè Gaggia, bellissima. Anche qui non mancano i vini italiani.
Nella zona naturalistica tra Pinar del Rio e Vinales, magnifica per i suoi paesaggi «preistorici», non si può mancare il Ristorante El Palenche de Cimarrones, una serie di padiglioni con il soffitto di canne e di foglie, dedicati alle più importanti divinità della santeria cubana. Si inizia dalla frutta, pompelmo, papaya, anguria, per continuare con un gustoso piatto unico di riso allo zafferano, carne di maiale e peperoni, con la galletta, il pane tipico locale, per chiudere queso y guajaba, formaggio con una fantastica marmellatina di guajaba.
Per chi cerca emozioni culinarie è imperdibile La Baia dei Porci dove Playa Giròn è una zona con un mare bellissimo, e qui si può assaggiare la punta (coda) de cocodrilo salteada, una prelibatezza e particolarità della zona, che si può trovare al piccolo ristorante Punta Perdiz, direttamente sulla spiaggia, sulla strada costiera tra Playa Giròn e Cienfuegos, poco dopo la meta turistica detta «La Buca dei Pesci».


E non mancate di visitare e comprare ai mercati di frutta e verdura: rafano, yuca, guajaba, calabaza (zucca) e boniato (patata americana) troneggiano su banchi di legno consunto, ammucchiati senza ordine uno sull'altro.

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